I ponti di primavera si rivelano un’occasione irresistibile per pianificare una vacanza, anche senza il bisogno di cercare luoghi esotici, ma piuttosto prediligendo mete di prossimità: è questo lo spirito che ha guidato 13,9 milioni di italiani a mettersi in viaggio tra 25 aprile e primo maggio.
A fare la “lunga”, ovvero ad utilizzare entrambe le festività, sono nello specifico 4,1 milioni di concittadini; 4,6 milioni coloro che partono solo per il 25 aprile e 5,2 milioni invece i viaggiatori in marcia per il primo maggio. Senza dubbio il calendario di quest’anno, che fa cadere di giovedì la Festa della Liberazione e di mercoledì la Festa dei Lavoratori, ha giocato un ruolo importante nella programmazione generale.
“Ancora una volta osserviamo che la maggior parte di coloro che hanno pianificato una vacanza, ha scelto di farlo restando in Italia. Solo una minima parte del campione analizzato ha deciso di recarsi in un paese estero – commenta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi -. Mi sembra importante sottolineare inoltre l’affezione che gli italiani mostrano per le nostre strutture: per ciò che riguarda il soggiorno, l’albergo è in pole position per la maggioranza dei viaggiatori”.
Secondo l’indagine effettuata da Tecnè s.r.l. per il 25 aprile, il 90,2% degli intervistati resterà in Italia, mentre il 9,8% sceglierà una località estera. Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno all’interno dei confini nazionali saranno il mare (39,7%), le località d’arte (25,6%) e la montagna (13,7%). Per coloro che invece si recheranno all’estero, vincono le grandi capitali europee (74,5%), seguite dal mare (17,1%). L’alloggio preferito sarà l’albergo (39,9%); segue la casa di parenti e amici con un 26,1%, le case di proprietà (18,9%) e i bed & breakfast (9,8%). La vacanza avrà una durata media di 4,3 giorni. La spesa media pro capite sostenuta per la vacanza (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), sarà pari a 439 euro. Chi resterà in Italia spenderà mediamente 422 euro, mentre la spesa aumenta per chi trascorrerà un periodo di vacanza oltre confine (588 euro). Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio creando un giro di affari di 2 miliardi di euro. La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (28,4%). Il viaggio e l’alloggio assorbono il 23,9% e il 22,7% del budget, mentre allo shopping sarà destinato l’11,6% del budget. Il 72,1% dei vacanzieri utilizzerà la propria automobile per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 21,8% viaggerà in aereo e il 3,9% in treno. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (78,5%).
Anche per il 1 maggio l’Italia sarà la meta preferita: resta nel Belpaese il 95,7% degli italiani, mentre il 4,3% opterà per l’estero. Coloro che resteranno in Italia si dirigeranno soprattutto verso il mare (42%), località d’arte (31,7%) e località di montagna (15,3%). Chi va all’estero si dirigerà soprattutto verso le grandi capitali europee (56,6%) e il mare (33,9%). L’alloggio preferito è l’albergo (per il 49,5% dei casi), seguito dalla casa di parenti/amici con il 22,7%. Si passeranno in media 3,1 giorni fuori casa. La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) sarà di 379 euro (367 per chi rimarrà in Italia e 544 per chi andrà all’estero), con un conseguente giro d’affari di circa 1,96 miliardi di euro. La spesa si orienterà soprattutto verso i pasti (26,5%), seguita dalle spese per il pernottamento (26,1%), per il viaggio (22,2%) e per lo shopping (10,6%). L’81,5% dei vacanzieri viaggerà con la propria automobile, il 10,9% in aereo e il 2,7% in treno. Anche in questo caso per spostarsi si guarda soprattutto alla comodità (74,6%).
Invece saranno 4,1 milioni gli italiani che sfrutteranno entrambi i ponti primaverili con una spesa media pro-capite di 485 euro (431 per chi rimarrà in Italia e 891 per chi andrà all’estero), con un conseguente giro d’affari di circa 1,96 miliardi di euro.
Tra gli intervistati che non andranno in vacanza, la maggioranza (45,7% per il 25 aprile e 45,0% per il primo maggio) ha rivelato di non partire per motivi economici. Non partirà per motivi familiari il 21,8% dei non-vacanzieri del ponte della Liberazione e il 20,8% per quelli della Festa del Lavoro.