venerdì, 20 Dicembre 2024

Rischio chiusura per il Nido dell’aquila

L’ex residenza estiva di Hitler, ora albergo di lusso, attrae poco i turisti

Anche il “Nido dell’aquila” è in deficit. La residenza estiva di Adolf Hitler sulle alpi bavaresi, tre anni fa trasformata in hotel di lusso, è troppo spesso vuoto, e in tre anni di attività ha accumulato debiti per 15 milioni di euro. Ora il governo della Baviera, suo effettivo proprietario, vorrebbe sbarazzarsene. Lo segnala il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung, secondo cui l’hotel costruito ampliando il Berghof, impropriamente noto anche come “Nido dell’Aquila”, è costato 50 milioni di euro e tra il 2005 ed il 2008 ha accusato quasi 15 milioni di euro di perdite.Sulla cima della stessa montagna fu costruita anche un’altra residenza, la Kehlsteinhaus, passata poi alla storia come il “Nido dell’aquila” ma poco amata da Hitler per la sua eccessiva altezza, tanto che continuò a soggiornare al Berghof. 

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