“Congratulazioni e buon lavoro al nuovo ministro del Turismo Daniela Santanchè. Come avevamo auspicato in più occasioni, il governo Meloni ha deciso di mantenere il dicastero con portafoglio dedicato esclusivamente al settore”. Così Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi Confesercenti che aggiunge: “Assoviaggi è pronta ad accompagnare e sostenere il neo ministro in questo mandato per portare avanti le importanti questioni che riguardano oltre 10.000 imprese del turismo organizzato, sicuri di poter avviare e mantenere un dialogo costante per trovare le migliori soluzioni in questa fase di difficile ripresa”.
“Il neo ministro al Turismo saprà imprimere un’adeguata accelerazione al processo di riforma del turismo italiano – commenta il presidente dell’istituto Demoskopika, Raffaele Rio -. Oltre a calmierare, nel breve periodo, l’aggravio dei costi, per l’intera filiera saranno necessarie misure strutturali quali, ad esempio, la riforma del Titolo V della Costituzione per ridurre l’eccessiva frammentazione istituzionale del settore turistico italiano. Ciò consentirebbe un’attuazione più consapevole delle risorse incluse nel PNRR ma, soprattutto, la misurazione dell’impatto delle risorse e dell’efficacia della spesa”. Il presidente di Demoskopika aggiunge che “sarà auspicabile inoltre attivare un’unica governance integrata per giungere, in tempi rapidi, all’attuazione del tanto agognato Piano strategico”.
«Con la formazione del Governo Meloni – aggiunge Simone Fiderigo Franci, presidente GTI-Guide Turistiche Italiane – avremo in Daniela Santanché ministro del Turismo il nostro interlocutore. Siamo sicuramente soddisfatti che al Turismo sia stato dedicato un Dicastero a parte, non abbinato ad altro. Confidiamo questo significhi vi sia la consapevolezza che è un ambito che va trattato senza alcun principio di sottrazione iniziale. Al Ministro Santanchè, cui auguriamo buon lavoro e che ha sempre rivendicato il pragmatismo dell’essere imprenditrice, chiederemo di prendere a cuore la riforma della professione, che chiediamo dal 2013, che l’Europa ci chiede – pena sanzioni – e che finalmente metterebbe ordine in un mestiere che rischia di essere sempre meno attrattivo. Attenderemo ovviamente i normali tempi di insediamento, poi chiederemo a Santanché un incontro”.