“Io sono una di voi, ora non posso più farlo perché in Italia c’è la legge sul conflitto di interessi e questo è il prezzo che ho dovuto pagare per mettermi al servizio e fare il ministro di un settore di cui credo di avere le competenze perché sono 21 anni che ci lavoro”. Lo ha detto la ministra Daniela Santanchè intervenendo all’assemblea di Assointrattenimenti, nella sede di Confindustria, che ha presentato le richieste del settore al governo a partire dall’abolizione dell’imposta sugli intrattenimenti, (Isi) pari al 16% del biglietto d’ingresso, e dalla riduzione dell’aliquota Iva al 10% (oggi al 22%) sul ticket per gli eventi di intrattenimento danzante.
“In Italia – ha aggiunto – la competenza sembra che vada a corrente alternata. Soprattutto con una donna di destra che rivendica con orgoglio il proprio lavoro sembra che non vada bene perché c’è il conflitto di interessi. Tutte le cose che state dicendo le ho subite e le ho combattute e le conosco bene. Quello che chiedete non posso dire che lo faremo domani. Abbiamo appena finito la manovra di bilancio e io la rivendico con orgoglio, perché in essa c’è coraggio ma anche buon senso per tenere i conti pubblici in ordine. Non possiamo indebitare i nostri figli e fare delle cose che poi ci mettono in difficoltà con l’Europa che spesso è stata matrigna, ma che in questo momento ci serve perché dobbiamo avere i soldi del Pnrr. La legislatura è fatta di cinque anni e quindi mi impegno per questi obiettivi. Non vi dirò domani, perché non sono abituata a dire bugie, per me le parole hanno un peso.
In mattinata, Santanchè era riuscita a passare alla chiusura della presentazione dell’iniziativa “Il Natale che non ti aspetti nella provincia di Pesaro e Urbino” alla Camera dei Deputati, dove aveva detto: “il turismo domestico sta crescendo: l’anno scorso era intorno al 56%, quest’anno siamo sul 68%. I connazionali sempre più spesso scelgono mete italiane anche perché dopo la pandemia sappiamo bene che c’è ancora questa paura di viaggiare lontano e questo avvantaggia il turismo nazionale. E anche il turismo internazionale sta ripartendo”. La ministra però sottolinea come la grande tempesta che si è abbattuta sul settore con il Covid non sia del tutto passata: “Ci dobbiamo lavorare molto sul turismo, ha bisogno di essere sostenuto e aiutato perché i dati del 2019 ancora non li abbiamo recuperati anche se il 2022 è stata una buona annata”.