martedì, 26 Novembre 2024

Si chiude la Bit: prevalgono viaggi brevi e alternativi

Non diminuisce la voglia di andare in vacanza neppure in tempi di crisi

In vacanza sì, ma il più delle volte in B&B, camping o agriturismi. Incrociando i dati diffusi durante la Bit, che si è chiusa ieri alla fiera di Rho Pero, emergono gli stratagemmi studiati dagli italiani per non rinunciare alle vacanze in tempo di crisi economica. Dalle diverse valutazioni emergono infatti due dati contrastanti tra di loro. Quasi tutte le regioni italiane hanno snocciolato risultati positivi sull’andamento del turismo. Ma a questo bilancio non corrisponderebbe il fatturato delle imprese ricettive che denunciano una perdita, tra il 2008 e il 2007, di quasi un miliardo di euro. E’ evidente quindi che gli italiani, ma anche gli stranieri che arrivano in Italia, sempre di più prediligono alternative per i loro soggiorni, come gli agriturismi, i bed and breakfast, lo scambio di alloggio. Ma anche i viaggi in camper. Il divario tra arrivi e presenze conferma poi che i soggiorni diventano di anno in anno più brevi. Si parte più spesso, ma si sta fuori casa per un numero inferiore di giorni. Inoltre anche se i sogni portano lontano (i padiglioni The World alla Bit sono stati i più visitati nei due giorni di apertura al pubblico), il 47,6% di chi ha in programma una vacanza nei prossimi mesi, resterà in Italia, contro il 23% che ha espresso l’intenzione di andare all’estero. Anche in questo caso si tratta di destinazioni di prossimità. Il 15,9% ha indicato la Francia e la Corsica, il 14,5% la Spagna, il 13,6% l’Inghilterra. Un 6,9% ha intenzione di andare negli Stati Uniti o alle Isole Hawai. In Italia la Toscana resta la regione preferita (15,2%), ma in generale attirano tutte le zone che offrono proposte artistiche, oltre che il patrimonio naturale.

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