Slow Food Travel, idea per un viaggio lento nel segno della biodiversità

“L’idea è di creare un turismo che sia rispettoso delle comunità locali affinché siano coinvolte come protagoniste, ma l’obiettivo è salvaguardare anche la biodiversità dei territori”. Ad affermarlo Giacomo Miola, vicepresidente di Slow Food, spiegando all’ANSA il piano Slow Food Travel, che verrà presentato a settembre a Torino in occasione di ‘Terra Madre – Salone internazionale del gusto’.
Il progetto, che verrà realizzato grazie a un bando del ministero del Lavoro, coinvolgerà 12 Regioni italiane. Ogni zona avrà il suo ‘team leader’ di riferimento e ci sarà una comunità di operatori (circa 20 tra produttori, ristoratori e guide) pronta a offrire al visitatore un pacchetto o una singola esperienza che rispecchi i valori di Slow Food.
“Esiste da diversi anni – aggiunge Miola – ma si era arenato perché in qualche modo non si era data la giusta chiave di lettura al progetto. Nel consiglio direttivo ora abbiamo deciso di puntarci perché funge da catalizzatore delle nostre attività come l’Alleanza dei Cuochi, dei Mercati della terra, dell’Arca del gusto e dei presidi Slow Food”.
Miola ne parla durante Sana Slow Wine Fair, la prima fiera internazionale del ‘vino buono, pulito e giusto’, in corso a Bologna, organizzata da Bologna Fiere con la direzione artistica di Slow Food. “I produttori vitivinicoli avranno un ruolo centrale nel progetto – conclude – tra le esperienze che offriremo ai visitatori ci saranno infatti le visite in vigna e in cantina”.

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