Il mese di febbraio per la Spagna ha segnato una battuta di arresto con un -15,9% rispetto allo stesso mese del 2008. I dati provengono da un’indagine sui movimenti turistici alle frontiere. Secondo le fonti ministeriali i cattivi risultati sono dovuti al crollo a febbraio dell’incoming dal Regno Unito (-23,4%), e dal calo dei visitatori tedeschi e francesi, diminuiti rispettivamente del -14,5% e del -6,1%. Le Canarie, nonostante una caduta del -17,5% a febbraio, restano la destinazione preferita dai visitatori stranieri. Seguono la Catalogna (-12,8%), Madrid (-10,5%), la Comunità Valenciana (-25,3%) e le Baleari (-16,8%). Le altre regioni hanno registrato un decremento medio del numero di arrivi stranieri del -15,6%. Dati negativi anche sul fronte dell’occupazione alberghiera nonostante il calo dei prezzi del 5,1%. A febbraio i pernottamenti non hanno superato i 12,5 milioni (-15,5% su base annua), con soltanto il 40% dei posti offerti occupato (-14% rispetto al febbraio 2008) e una contrazione della durata media dei soggiorni intorno ai 2,8 pernottamenti per viaggiatore. Causa la riduzione dei soggiorni di matrice tedesca e britannica (rispettivamente -18,6% e -23% rispetto al febbraio 2008) che, con 3,3 milioni di pernottamenti, hanno coperto oltre il 51% del totale delle occupazioni alberghiere straniere. Francia, Italia e Paesi Bassi sono gli altri principali mercati di emissione, con una riduzione dei pernottamenti rispettivamente del -7,1%, del -14,3% e del -14,5%.