I flussi turistici del Giappone verso l’Italia sono "in rapido declino" e scontano fattori come il supereuro, la nuova influenza e, soprattutto, "i servizi di bassa qualità" e i ‘prezzi illegali’, ad esempio nel caso di ristoranti e taxi. E’ quanto scrive l’Asahi Shimbun, il secondo quotidiano del Sol Levante con 5 milioni di copie vendute al giorno, a poche settimane dal conto-truffa da 700 euro che una coppia di turisti giapponesi si é vista addebitata per un pasto consumato in un ristorante romano. E sempre per il quotidiano, si stima che nel 2009 i turisti nipponici saranno circa un milione in Italia, pressoché la metà del picco di 2,17 milioni raggiunto nel 1997. Immediata la reazione presidente di Assotravel-Confindustria, Andrea Giannetti che puntualizza: “vicende truffaldine e disservizi sono presenti purtroppo nel nostro Paese come anche in altri, ma da qui a dire però che i giapponesi non amano più l’Italia ce ne corre". Inoltre, chiarisce Giannetti, "la flessione di turisti del Sol Levante nel nostro Paese dovrebbe attestarsi nel 2009 intorno al 4%, ma ciò è dovuto essenzialmente alla gravi crisi economica che attanaglia ormai da tempo il Giappone". Secondo Giannetti, ora, il vero problema “sarà recuperare quei 5 milioni di giapponesi lettori del quotidiano: ci vorranno molti anni per far dimenticare loro le cose che hanno letto, articoli da ombrellone in cui si fa molta confusione".