Stralciare dalla legge Finanziaria la tassa di soggiorno. La richiesta, rivolta al presidente del Consiglio, Romano Prodi, al vice presidente del Consiglio con delega per il Turismo, Francesco Rutelli ed al ministro dell’Economia, Tommaso Padoa Schioppa, arriva unanime da Confturismo-Confcommercio, Federturismo-Confindustria ed Assoturismo-Confesercenti. Solo a questa condizione, dichiarano le associazioni, le categorie turistiche italiane potranno sedere ad un tavolo di discussione col governo per affrontare in maniera costruttiva il problema. “Solo se il Governo accetterà di ritirare il provvedimento, che introduce la tassa sul turismo – afferma il presidente della Confturismo, Bernabò Bocca – saremo disposti a discutere con l’esecutivo”. “Serve in pratica – sottolinea il presidente di Federturismo, Costanzo Jannotti Pecci – un atto di responsabilità politica del governo, volto a ricreare le condizioni per una discussione leale e costruttiva”. “Occorre in definitiva – conclude il presidente di Assoturismo, Claudio Albonetti – che senza alcun timore l’esecutivo faccia marcia indietro, per arrivare ad una intesa unanime ed utile per l’economia del Paese”.