Dal primo maggio Lhasa sarà riaperta ai turisti cinesi e stranieri. La capitale del Tibet era diventata di fatto una città chiusa a causa dei disordini anti-cinesi dal 14 marzo. Per il vicepresidente vicario della Fiavet, Paolo Mazzola, si tratta si “un’ ottima notizia per gli operatori del turismo". "Quello in Tibet – spiega Mazzola – è sempre stato un turismo d’elite. La destinazione è molto richiesta: chi va in India, vuole visitare anche il Tibet. E’ vero che il turista italiano è un turista ‘comodo’, mentre il Tibet è un Paese bello da visitare ma faticoso, tuttavia è una destinazione molto interessante, che è mancata in queste settimane, dopo i disordini che l’hanno chiusa, di fatto, agli stranieri". Secondo Mazzola, i turisti torneranno dunque prestissimo in Tibet, nel giro di un paio di settimane: "quando avviene una calamità o ci sono disordini il turismo ovviamente cessa ma riprende senza difficoltà non appena la destinazione ritorna alla normalità ed esce dall’attenzione dei media".