Turismo origini o in cerca di climi freschi, via da overtourism

Se il rapporto qualità-prezzo rimane un fattore chiave per i viaggiatori italiani, a determinare le vacanze sono anche la destagionalizzazione e il trend del ‘coolcationing’: fusione delle parole cool (fresco) e vacationing (vacanze), che indica la tendenza a viaggiare optando per destinazioni o periodi dai climi più miti e freschi, per sfuggire ai nuovi caldi estivi. Emerge dall’analisi del settore della Borsa Internazionale del Turismo presentata oggi e in calendario dal 4 al 6 febbraio ad Allianz Mico Milano a cui sono attesi 1.100 espositori provenienti da 66 Paesi.

Il concetto di ‘benessere’ in vacanza diventa forza trainante in Italia e nel mondo, contribuendo in modo significativo alla wellness economy globale. Stimata a 6,5 trilioni di dollari nel 2022, con previsioni di crescita a 8,5 trilioni entro i prossimi 5 anni, in Italia genera un flusso di 16 miliardi di dollari, di cui 3,4 miliardi destinati a strutture termali e spa, consolidando la posizione quale polo per il turismo benessere. Parallelamente, va crescendo l’interesse per il turismo outdoor, slow e delle origini sulla scia di una diffusa tendenza a rifuggire dal mainstream e dall’overtourism. I viaggiatori, dunque, scelgono mete meno note, con proposte immersive, a contatto con la natura o con le tradizioni locali.

Sul fronte outgoing, il turismo organizzato registra una forte crescita rispetto al 2022, chiudendo il 2023 con un fatturato stimato di circa 6,5 miliardi di euro (Astoi, 2024, +40% sul ’22), superando così le performance del 2019. È la personalizzazione, quindi, a catalizzare il turismo oggi: la ricerca di destinazioni, attività ed esperienze che rispecchiano il proprio stile di vita ed i propri valori, per le quali la disposizione a spendere è maggiore.

editore:

This website uses cookies.