domenica, 24 Novembre 2024

Turismo montano, prevalgono soggiorni brevi

Secodno l’annuale rapporto Trademark il Tentino è la meta preferita

La montagna è un prodotto “stanco e appannato”. A rivelarlo è l’annuale rapporto congiunturale inverno 2007-2008 dell’Osservatorio turistico della Montagna elaborato da Trademark Italia, che dal ’95 monitora i comprensori turistici dell’arco alpino in Italia e all’estero con interviste telefoniche e questionari. Secondo il rapporto gli operatori della montagna “non sono più dinamici e sono ormai più ricchi dei propri ospiti. Non è urgentissimo, ma un cambiamento autentico è dovuto, pena il declino”. Il Trentino è l’ area turistica preferita, seguito da Alto Adige e Valle d’Aosta. C’é una crescente attenzione al prezzo, ma in quattro casi su dieci la domanda è di soggiorni brevi (non più di 4-5 giorni); il problema principale delle località alpine é, per il 55,9% degli interpellati, la scarsità di offerte di intrattenimento serale e di svago diurno extrasciistico. Tra Natale e l’Epifania due milioni e mezzo di italiani trascorreranno le vacanze nelle località alpine e dolomitiche: chi non ha vincoli familiari o di calendario scolastico tenderà anche nel prossimo inverno a garantirsi una decina di giorni sugli sci (almeno due vacanze brevi o tre weekend). Il 69,6% degli operatori del panel prevede una stagione stabile (in particolare per Capodanno ed Epifania), il 18,6% prevede una crescita rispetto all’anno scorso, le festività di fine anno garantiranno performance stabili dalla Valle d’Aosta al Friuli e un volume di presenze sui livelli dello scorso anno. Qualche preoccupazione è segnalata per il periodo successivo al 6 gennaio: il 24,5% degli intervistati si aspetta una diminuzione dei flussi turistici, il 29,4% confida in una crescita, il 46,1% parla di stabilità; per febbraio le richieste di informazioni ci sono, ma le prenotazioni confermate sono ancora poche. In crescita la quota di turisti stranieri nelle località alpine (aumenteranno per il 45,3% degli interpellati, specie in Valle d’Aosta), mentre la clientela italiana rimarrà stabile per il 55,9% degli interpellati. Dopo il flop generalizzato dello scorso inverno, soprattutto per la scarsità di neve, la montagna si prepara alla nuova stagione investendo circa 140 milioni per potenziare i sistemi di innevamento artificiale, mentre – rileva Trademark Italia – "l’ospitalità non viene esaltata"; questo aspetto continua a migliorare solo in Alto Adige, dove il barometro delle previsioni tende decisamente al bello. L’attenzione alla spesa dei consumatori si accentua e diventa un dato strutturale che dopo le festività di Capodanno determinerà la temporanea stagnazione del giro d’affari in numerose destinazioni. Per quanto riguarda infine le richieste emergenti, oggi un albergo senza un’area wellness, una spa o un centro termale dove rilassarsi è molto meno interessante di un hotel che propone questi "must" e li esalta.

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