Turismo nei borghi, cresce tre volte più degli altri

A Ecotur identikit del turista tipo: ha tra i 30 e 60 anni e sceglie il B&B

Un turismo che parte dalla natura e dalla sostenibilità, nel rispetto delle tradizioni e delle tipicità, che lascia sul territorio una quota compresa fra l’80 ed il 90% del fatturato prodotto, al contrario del turismo tradizionale dove la quota oscilla fra il 20 e il 30%. E’ il turismo nei Borghi più belli d’Italia, così come emerso durante la conferenza nazionale “I Borghi più belli d’Italia. L’unicità della marca Italia”, nell’ambito di Ecotur che si è chiuso ieri a Montesilvano.
Nel corso della conferenza il presidente di Ecotur, Enzo Giammarino ha anche definito l’identikit del turista tipo che sceglie i Borghi, secondo quanto rilevato dalla ricerca condotta da In Fiera Srl, società organizzatrice di Ecotur: ha un’età compresa fra i 30 ed i 60 anni, una capacità di spesa media, arriva a destinazione con la famiglia o in coppia bypassando il turismo organizzato e sceglie di trascorrere in vacanza un weekend o al massimo una settimana. È attirato in primo luogo dalle tradizioni e dalla cultura del luogo, ma cerca anche relax e una rinnovata sintonia con il territorio e l’ambiente. Preferisce la sistemazione in B&B e proviene in gran parte da Italia, Germania, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Belgio e da Usa.
“Quello dei Borghi più belli d’Italia è un prodotto che completa il turismo-natura – ha aggiunto Giammarino – perché è una destinazione che vive di genuinità, di cultura del territorio, di sostenibilità, di prodotti tipici, di filiera corta. Questo tipo di turismo cresce tre volte di più del turismo tradizionale e riesce ad intercettare meglio i nuovi flussi, quelli che scelgono una vacanza mordi-e-fuggi ma che vogliono vivere autenticamente il territorio”.
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