Turismo per tutti, alla Bit presentato il libro bianco

Il primo manifesto sul turismo accessibile partì proprio dalla borsa milanese nel 1995

Nel mondo un miliardo di persone soffrono per disabilità da lievi a gravi, senza contare poi anziani, celiaci, famiglie con bambini piccoli. Quando queste persone diventano turisti e viaggiano, alberghi, ristoranti, mezzi di trasporto e ogni altra struttura connessa dovrebbero essere nelle condizioni di essere accessibili ai loro bisogni. A che punto siamo in Italia per una Ospitalità con la O maiuscola? Lo spiega ‘Accessibile è meglio', primo libro bianco sul turismo per tutti in Italia 2013 a cura del Comitato per la Promozione e il Sostegno del Turismo Accessibile organo della Struttura di Missione per il rilancio dell'immagine dell'Italia della presidenza del consiglio dei ministri presentato alla Bit in corso fino a domenica alla Fiera di Milano.  
"Il diritto per tutti a fare turismo non dovrebbe più essere solo una prescrizione di legge da far osservare imponendo l'abbattimento delle barriere architettoniche" ha detto Flavia Maria Coccia, coordinatore struttura di Missione rilancio immagine dell'Italia presentando lo studio stampato con la presentazione del ministro Piero Gnudi insieme al presidente di Enit Pier Luigi Celli.
Il primo manifesto sul turismo accessibile partì proprio dalla Borsa Internazionale del Turismo nel 1995. Un cammino lungo. "Siamo al punto – commenta Coccia – che in Italia ci sono 360 progetti, parcellizzati, particolari fatti nelle regioni. E venuto il momento di raggrupparli e fare sistema. Cioé prendere i migliori e copiarli, comunque fare in modo che tutta l'Italia abbia un solo progetto. Altrimenti si sprecano risorse ed energie".

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