Sono circa 1,3 milioni gli studenti italiani in gita scolastica, ognuno dei quali spende in media 290 euro per un fatturato totale di 375 milioni di euro. E ancora, sei su dieci vanno all’estero (in aumento il ricorso ai voli low cost) e l’84% dei viaggi d’istruzione sono organizzati dalle agenzie di viaggio. Sono questi i principali dati emersi da uno studio dell’Osservatorio sul turismo scolastico, creato ad hoc dal Centro Studi del Touring club italiano. I risultati sono stati presentati durante la seconda edizione di “Classe turistica. Festival del turismo scolastico”, organizzato dal Tci d’intesa con il ministero della Pubblica istruzione e svoltosi dal 23 al 25 ottobre a Lignano Sabbiadoro.
Secondo lo studio condotto su 360 istituti, a ogni gita organizzata negli istituti superiori di secondo grado hanno partecipato 56 studenti, accompagnati da quattro professori. La maggior parte dei viaggi di istruzione dell’anno scolastico 2007/2008 è stata effettuata nei mesi di marzo e aprile e nel 59,7% dei casi si è trattato di viaggi all’estero grazie a un sempre più ampio ventaglio di opportunità offerte e allo sviluppo dei voli low cost. In Italia, le destinazioni preferite sono Lazio, Toscana, Veneto e Sicilia mentre le città italiane al top sono sempre Roma, Venezia e Firenze. I paesi stranieri più gettonati si confermano Spagna, Francia, Repubblica Ceca e Germania mentre le città straniere più visitate sono Praga, Barcellona, Berlino e Parigi. Il mezzo di trasporto più utilizzato è ancora l’autobus (61%) soprattutto nei viaggi in Italia, anche se, rispetto al 2007, la quota è in diminuzione a favore dell’aereo che pesa per il 30,8%.