Turismo slow, le Regioni puntano su cammini e ricette

Continua il lavoro delle Regioni italiane sul progetto di promozione “Scopri l’Italia che non sapevi – Viaggio Italiano” facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2022 del Ministero del Turismo. A essere protagonista ora è il turismo lento, per toccare un’Italia inedita, più celata, in un momento assai piacevole come la primavera. Nascono così due nuove iniziative, “Cammini Aperti” e “Aromi d’Italia” che nei prossimi mesi valorizzeranno itinerari selezionati dislocati lunga tutta la nostra penisola – con un evento nazionale – e alla variegata offerta enogastronomica regionale con un vero e proprio profumo.

“Il turismo lento rappresenta un segmento in forte ascesa che favorisce anche la sostenibilità soprattutto in termini di destagionalizzazione, decongestione dei flussi e creazione di nuove opportunità di lavoro. In più, è un modo di viaggiare che ben si sposa con l’enogastronomia, fattore identitario noto in tutto il mondo e dal fortissimo potere di attrazione per i turisti italiani e stranieri. Ecco perché questi due progetti formano un connubio vincente e indissolubile nell’ottica di ampliare la strategia di comunicazione delle eccellenze dei nostri territori” ha detto il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè.

 

CAMMINI APERTI

“Cammini Aperti” si terrà il 13 e 14 aprile e punta a valorizzare 42 escursioni, 2 per ogni Regione e Provincia Autonoma, a cui prenderanno parte oltre 2000 partecipanti, previa iscrizione gratuita su https://www.italia.it/it/viaggio-italiano.

Ideato e progettato dalla Regione Umbria – realtà capofila del turismo lento – con la sua partecipata Sviluppumbria spa, in veste di soggetto attuatore, vede però il coinvolgimento di tutte le regioni, ciascuna per selezionare sul proprio territorio gli itinerari tra quelli presenti nel Catalogo dei Cammini Religiosi del Ministero del Turismo, nell’Atlante dei Cammini del Ministero della Cultura o nell’ Atlante dei Cammini Regionali. “Cammini Aperti” si pone così l’obiettivo di creare il più importante evento del genere, promuovendo i valori dell’accessibilità. Le escursioni/passeggiate saranno condotte da guide ambientali escursionistiche o accompagnatori di media montagna. Tra le caratteristiche di ogni percorso: essere un anello, avere una lunghezza tra i 6 e i 10 km e un dislivello positivo non superiore ai 300 mt, così come il dislivello negativo, dato che si tratta di escursioni ad anello.

 

AROMI D’ITALIA

Ma turismo lento è anche enogastronomia, tematismo verticale, che viene curato dalla Toscana, in qualità di regione partner del progetto “Scopri l’italia che non sapevi”. Se da un lato la forza del turismo a motivazione enogastronomica è evidente a tutti, più complessa risulta la strategia di narrazione delle diversità in cucina, che sono il plus che rende l’esperienza gastronomica in Italia assolutamente unica.

“Scoprire un territorio in modo slow vuol dire anche assaporarne i prodotti tradizionali, veri e propri ambasciatori della cultura e della storia del nostro paese – commenta Leonardo Marras, assessore al turismo della Regione Toscana – . Così, per promuovere il turismo lento dal punto di vista dell’enogastronomia abbiamo scelto di fare ricorso ai profumi senza tempo della cucina tipica di ogni regione, gli aromi che segnano esperienze di scoperta e riscoperta”.

L’aroma ha la possibilità di suggestionare il consumatore evocando ricordi conservati nella parte più profonda della memoria, riportando nella sfera cosciente emozioni dimenticate. La liason tra aromi ed esperienze è ancora più forte quando si tratta di profumi di cucina. “Quello della nonna” è molto più di un luogo comune, è un modo per identificare la propria origine e la propria storia culturale in materia gastronomica. In una fase di intensa progettazione a favore del turismo delle radici può essere vincente lavorare profumi sulla memoria olfattiva, estremamente duratura e resiliente. Per queste ragioni ogni regione italiana ha non solo una propria cucina (il concetto di cucina italiana è più vicino alla sommatoria delle cucine regionali che un modello gastronomico autonomo) ma anche un proprio aroma caratterizzante.

Il progetto parte dalla definizione di questi aromi, un sondaggio tra esperti, addetti ai lavori, comunicatori per identificare con certezza il profumo di ogni regione. Si procede poi con il fissare ogni aroma in un kit olfattivo da divulgare a giornalisti, influencer operatori della comunicazione turistica, per consolidare il rapporto tra destinazione e profumo gastronomico. Sarà un’operazione complessa e inedita, condotta con una ricerca meticolosa che consentirà di usare solo aromi naturali, fedelissimi rispetto alle aspettative del consumatore. A rafforzare ulteriormente la valorizzazione dell’enogastronomia regionale ci sarà poi un vero e proprio tour, che da nord a sud, isole comprese, farà leva sulle degustazioni dei diversi piatti. Tra aprile e maggio “Drive My Tasting” girerà l’italia. Si tratta di un esclusivo bus, unico, arredato con una cucina professionale e tavoli per 30 coperti, pronto ad accogliere gli ospiti che ceneranno e allo stesso potranno ammirare le bellezze di “quella tappa” da un punto di vista privilegiato.

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