mercoledì, 13 Novembre 2024

Vacanze all inclusive per italiani: pacchetti a +4%

Ma nel Belpaese il fenomeno dell’advance booking ancora non decolla

Vacanze brevi e all inclusive: ecco il nuovo trend secondo Gfk Marketing Services Italia, azienda che si occupa di ricerche di mercato. Le vendite di pacchetti turistici in Italia sono cresciute, tra il 2006 e il 2007 sia in termini di passeggeri, aumentati del 5%, che di fatturato, con un incremento del 4% rispetto al 2006. Eppure in Italia il fenomeno dell’advance booking non decolla.
“Più del 60% delle prenotazioni per le vacanze di fine anno sono state effettuate tra novembre (31%) e dicembre (37%) – osserva Matilde Soregaroli di GfK Marketing Services Italia – mentre a settembre solo il 10% dei vacanzieri avevano già acquistato un pacchetto viaggi”. Le preferenze degli italiani dal 2005 al 2007 si sono spostate dall’acquisto di soli soggiorni vacanza a soluzioni più complete, come i pacchetti all inclusive e le crociere, che oggi rappresentano quasi 10% del totale viaggi acquistati (nel 2005 la percentuale era dell’8%). Tra le mete più gettonate l’Italia resta la destinazione al top per il 25% degli italiani (25%), mentre all’estero si confermano ancora le grandi capitali europee (17%) seguite a breve distanza dall’Africa (16%), e dall’Europa mediterranea (15%). Solo un quarto degli italiani si dedica invece a viaggi di lungo raggio anche se il peso di questa tipologia di vacanza determina circa la metà del fatturato complessivo del settore, mentre paradossalmente le mete italiane generano invece un fatturato pari ad 1/5 del totale. Dalle rilevazioni emerge inoltre come gli italiani preferiscano trasferte non troppo lunghe: ben il 50% delle prenotazioni sono effettuate per periodi non superiori a 7 notti, ed i soggiorni inferiori ai 6 pernottamenti rappresentano il 22% del totale. Inoltre, i pacchetti più acquistati sono quelli nella fascia compresa tra i 500 e i 1000 euro (42% del totale) seguiti dai low cost (fino ai 500 euro di spesa) che rappresentano il 25% del venduto. L’ultimo posto è occupato dai prodotti di lusso (oltre i 1.500 euro) che rappresentano il 15% del totale.

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