Venturi: servono comuni strategie per valorizzazione turistica Europa

Ampio dibattito al Forum sul ruolo del Vecchio Continente nel turismo mondiale

"Serve una politica comune europea per il turismo, all'interno della quale poi si muovono i singoli Stati membri". E' una delle necessità per il rilancio del settore messa in evidenza dal presidente di Confesercenti, Marco Venturi, in occasione del Forum sul turismo europeo, che si è tenuto presso la sede dell'associazione. In questo ambito, tra ieri e oggi, il Comitato economico e sociale europeo, con il relatore Panagiotis Gkofas, ha incontrato i rappresentanti delle organizzazioni nazionali ed europee interessate allo sviluppo di tali politiche nell'Ue. "La vera scommessa è creare le condizioni per attrarre i turisti extraeuropei", aggiunge Venturi, precisando che ogni stato deve fare la sua parte, studiando "politiche specifiche". Anche perchè, dopo il colpo della crisi economica, il turismo rischia di avere un nuovo scossone negativo dalla difficile situazione in Nord Africa e non solo per l'aumento dei prezzi del petrolio, che già provocheranno un calo del Pil se proseguono con i ritmi vertiginosi di questi ultimi giorni.
"L'Italia – ha aggiunto Venturi – deve contribuire a realizzare una politica del turismo europeo efficace e moderna, ma senza dimenticare che al nostro interno vanno corrette storture ed errori come l'introduzione della tassa di soggiorno, come l'Iva più alta dei nostri Paesi concorrenti, come i ritardi infrastrutturali o la mancanza di sostegni adeguati all'innovazione".
Claudio Albonetti, presidente di Assoturismo, si è invece soffermato esclusivamente su alcune delle problematiche che sono tutt'ora aperte come quelle che riguardano le imprese di balneazione e le guide turistiche. Ha sottolineato l'importanza di strategie comuni, ma anche la difficoltà di pervenire ad esse, vista la grande diversità delle "regole" esistenti fra Paese e Paese a partire da quelle fiscali come testimonia la vicenda dell'iva.
Dal canto suo il relatore del gruppo di studio per il turismo europeo del Comitato Economico e sociale europeo, Panagiotis Gkofas, ha ricordato come ci sia l'esigenza a livello europeo di un Organismo nuovo in grado di gestire informazioni, richieste ed esigenze per poi proiettarle in comuni strategie per la valorizzazione turistica dell'Europa. Ha inoltre segnalato le problematiche che sono alla base della Comunicazione della Commissione Europea in via di definizione, dalla questione dei visti per i turisti extraeuropei, alle infrastrutture, alla pubblicità "negativa", al grande nodo dell'occupazione. Ed ha chiesto inoltre alle associazioni di far sentire la loro voce con forza nelle sedi europee.

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