Viaggiare in sicurezza, Europa allenta stretta nonostante Omicron dilaghi

L’Europa prova a trovare una forma di convivenza con il Covid e sempre più Paesi allentano le restrizioni. L’Austria ha rinunciato al lockdown per i no vax, perché “la situazione degli ospedali ci consente di farlo”, ha spiegato il cancelliere Karl Nehammer mentre la Danimarca vuole andare oltre, allineandosi alla Gran Bretagna, facendo cessare tutte le restrizioni a partire dal primo febbraio. Quindi stop all’obbligo di mascherina e di green pass e riapertura dei locali anche dopo le 22.

Analoga tendenza si registra in Olanda, che ha riaperto bar, ristoranti e spazi culturali. Una decisione non facile, in uno dei Paesi con le restrizioni più dure d’Europa ed ancora in piena onda Omicron, ma giudicata necessaria.

In Belgio le autorità hanno previsto un leggero allentamento, ad esempio per bar e ristoranti, che potranno rimanere aperti fino a mezzanotte. Altro esempio in questa direzione è la Francia, dove dal 2 febbraio partirà la prima fase del progressivo ritorno alla normalità, con l’abolizione della mascherine all’aperto e la fine dell’obbligo di smart working.

L’Oms, comunque, ha rinnovato gli appelli alla cautela perché il livello di rischio legato ad Omicron a livello mondiale “rimane molto elevato”. La variante scoperta in Sudafrica rappresenta quasi il 90% dei casi rintracciati negli ultimi 30 giorni e la settimana scorsa le nuove infezioni hanno superato quota 21 milioni, il livello più alto dall’inizio della pandemia, con curve in ascesa da Israele al Brasile, fino alla Corea del Sud. Anche se, ha sottolineato l’organismo Onu, il tasso di incidenza complessivo sta aumentando “più lentamente”.

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