Dopo oltre due anni di chiusura a causa della pandemia da Covid-19, l’Isola di Pasqua, che si trova nell’Oceano Pacifico ad oltre 3.500 km dalla costa del Cile, riaprirà al turismo a partire dall’1 agosto. L’annuncio è contenuto in un comunicato del ministero dell’Economia cileno in cui si precisa che la riapertura dell’isola, conosciuta anche con il nome etnico di Rapa Nui, sarà accompagnata da un pacchetto di misure di sostegno economico e sociale, e da stringenti misure sanitarie in modo da proteggere la popolazione locale.
Parte della Polinesia, l’Isola di Pasqua è famosa per i siti archeologici che comprendono quasi 900 statue monumentali chiamate moai, scolpite dagli abitanti tra il XIII e il XVI secolo.
I moai sono figure umane caratterizzate da teste molto grandi, spesso appoggiate sopra imponenti piedistalli di pietra chiamati ahus. Nella località di Ahu Tongariki si trova il più grande gruppo di moai in posizione eretta.
Attualmente l’isola è collegata alla terra ferma da un solo volo settimanale della compagnia Latam, ma a partire da agosto i collegamenti diventeranno due e anche tre a settimana, a seconda della domanda turistica.