I Google Glass promettono di cambiare radicalmente la vita anche al turista: dal check-in per il volo aereo al tour virtuale in un museo sono destinati a surclassare lo smartphone come il miglior amico del viaggiatore moderno. Intanto, gli occhiali-pc del colosso californiano puntano a rimpiazzare in toto le audioguide, che in alcuni musei sono già in piena 'crisi' scardinate dalle applicazioni che si possono scaricare sul telefonino, spesso gratis. A novembre scorso, ad esempio, al Museo Egizio di Torino è stato sperimentato l'utilizzo dei Glass per visite guidate nel linguaggio dei segni, con un'app che visualizza un avatar che traduce automaticamente i contenuti in Lis.
E ora GuidiGO, start up con uffici a New York e Parigi specializzata nella creazione di 'app' per visite guidate, sarà partner di diversi musei in tutto mondo per realizzare tour virtuali ottimizzati per i Glass la cui vendita, per la cronaca, non è ancora aperta a tutti (sono disponibili per ora solo negli Usa e in versione 'Explorer' da 1.500 dollari).
Inoltre, la compagnia aerea Virgin Atlantic li ha sperimentati all'aeroporto londinese di Heathrow per velocizzare le pratiche di imbarco dei passeggeri e per fornire informazioni in tempo reale sul volo da prendere, su meteo o eventi locali della destinazione. Pochi giorni fa la compagnia ha annunciato che il periodo di prova è stato positivo e che il dispositivo sarà adottato stabilmente.
Nel frattempo l'aeroporto di Copenaghen ha dotato il suo personale degli occhiali-pc di Google per assistere i viaggiatori. Ma non finisce qui: un portale di turismo spagnolo, Destinia, sta sperimentando 'Hotel Near Me' che facendo leva sulla localizzazione invia a chi indossa i Glass una notifica sulle stanze d'hotel disponibili nei dintorni. Un'altra app, 'Glass Eats', cerca i ristoranti vicini. 'World Lens' è l'analogo di un traduttore automatico: basta guardare una scritta, un segnale, un'indicazione, un'insegna e il significato verrà comunicato nella lingua prescelta.
