L’Antitrust interrompe anche nei confronti di Expedia l’istruttoria relativa alla vicenda della limitazione della concorrenza per le prenotazioni turistiche online, che la aveva vista coinvolta assieme a Booking.
Dopo la chiusura dell’istruttoria nei confronti di Booking ad aprile scorso, grazie ai suoi precisi impegni assunti in tal senso, ora è dunque la volta di Expedia. Anche quest’ultima, spiega l’Antitrust, ha provveduto a modificare le clausole MFN oggetto di contestazione. Le clausole definite ‘Most favoured nation’ (Mfn) vincolano gli alberghi a non offrire i propri servizi a prezzi e condizioni migliori tramite altre agenzie di prenotazione online e secondo l’Antitrust, sono “suscettibili di limitare significativamente la concorrenza”.
Ora però Expedia “ha eliminato dai contratti in essere (e non inserirà in quelli ancora da stipulare) le clausole di parità tariffaria, di condizioni e di disponibilità oggetto del provvedimento di avvio del procedimento. Sulla base delle modifiche apportate, gli hotel partner di Expedia possono offrire tariffe, condizioni e disponibilità diversificate attraverso le varie piattaforme di prenotazione online. La medesima differenziazione di prezzo e condizioni può essere effettuata dagli hotel anche sui canali di distribuzione offline”.
