Scalo Torino, sindacati: senza accordo stop da lunedì

Si punta ad un accordo sui 24 licenziamenti annunciati dall’Aviapartner

Sono sul piede di guerra i lavoratori dell’aeroporto di Torino Caselle che da lunedì  rischia la paralisi se non sarà raggiunto l’accordo per evitare i 24 licenziamenti annunciati dall’Aviapartner, la società che gestisce i servizi a terra di Air France e Lufthansa. Nel gennaio 2006 per una vicenda analoga si ebbe un blocco dello per 3 giorni. Lo strumento non è stato poi utilizzato perché l’aumento del traffico viaggiatori ha consentito il riassorbimento dei lavoratori. Lunedì mattina ci saranno gli incontri fra sindacati e Aviapartner e poi nel primo pomeriggio quello in Regione con la direzione del Lavoro. Secondo fonti sindacali, tra le ipotesi al vaglio c’é quella del passaggio di alcuni lavoratori alla Sagat, la società che gestisce l’aeroporto torinese, ma non sarebbe considerata sufficiente. “Siamo molto preoccupati, lunedì è l’ultimo giorno utile per evitare i licenziamenti” ha spiegato Davide Masera, segretario regionale della Filt-Cgil. La procedura di mobilità si conclude il 6 novembre, ma già da martedì i lavoratori saranno lasciati a casa.
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