Torino, 250 ristoratori a convegno per combattere il caro bollette

Oltre 250 titolari di bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie e hotel provenienti dal Piemonte si sono dati appuntamento martedì 20 settembre all’Environment Park di Torino in occasione di ‘Pienissimo Tour’, evento dedicato al markerting a risposta diretta specifico per il mondo della ristorazione.
I ristoratori hanno avuto modo di confrontarsi su un tema che da settimane domina ormai le cronache nazionali e che coinvolge in maniera tutti gli imprenditori del settore food: il caro bollette che sta mettendo in ginocchio tantissimi operatori, con il costo dell’energia, delle forniture e delle materie schizzato letteralmente alle stelle.
L’arma vincente, secondo gli esercenti che hanno preso parte a ‘Pienissimo Tour’ è legata allo sviluppo di  strategie di marketing in grado di riempire il locale e di incrementare il numero dei clienti e dei ricavi. Questa è la strada indicata da Giuliano Lanzetti, titolare del Bounty di Rimini, Ceo e creatore di Pienissimo, azienda leader nel settore della formazione di imprenditori della ristorazione, e massimo esperto italiano nel campo del marketing a risposta diretta per il settore della ristorazione, con oltre 28mila libri venduti.
La crisi del personale scoppiata per via del reddito di cittadinanza ha reso impossibile la ricerca di collaboratori, tanto che parecchi esercizi hanno dovuto chiudere poiché non avevano personale. La mazzata finale l’hanno imposta i rincari sulle forniture energetiche ed alimentari, che hanno causato un incremento vertiginoso dei costi di ogni singolo pubblico esercizio. Di fronte a tali criticità – chiarisce Lanzetti – i ristoratori non hanno altre possibilità se non quella di aumentare l’affluenza di clienti nel locale, aumentare le vendite al tavolo o alzare i prezzi. Quest’ultima soluzione, in particolar modo, rischia però di trasformarsi in un vero e proprio boomerang se applicata in maniera non corretta e rinunciando ad esempio a mettere in campo strategia di marketing. Un aumento indiscriminato dei prezzi – prosegue Lanzetti – espone l’imprenditore ad un pericolo concreto, ovvero quello di perdere per strada vecchi clienti, limitando notevolmente l’acquisizione di nuovi. Per sfruttare nel modo migliore questa leva, e tutte le altre, occorre imparare a padroneggiare i principi alla base del marketing a risposta diretta. Per troppo tempo i ristoratori sono rimasti barricati nelle loro cucine: troppo impegnati a ‘girare il sugo’, come si dice in gergo, dimenticando però che là fuori esiste un mercato in continua evoluzione che risponde a regole ben precise. La chiave per riempire a comando il proprio locale, decidendo le sorti dell’impresa indipendentemente da fattori esterni, è legata fondamentale allo sviluppo e all’apprendimento dei meccanismi del marketing a risposta diretta. Esso consente di trasformare il locale in un brand riconosciuto, generando abbondanza di clienti e aumentando il valore della spesa media di ogni cliente”.

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