A Torino in questi mesi hanno aperto diversi ristoranti e alberghi. Secondo le analisi di Confesercenti, il II trimestre del 2015 ha registrato un incremento delle imprese legate al turismo e alla somministrazione pari all’1,46%, con 111 attività avviate nella sola città di Torino. Un tasso di crescita, quello del capoluogo, che è quasi il doppio rispetto a quello registrato dall’intera Regione (0,85%).
Particolarmente significativo l’andamento degli alberghi, con un aumento di oltre 4 punti. Maggiori difficoltà per ciò che attiene all’avviamento dei bar, da ricercarsi, almeno in parte, nell’aumento dell’imposizione fiscale sugli immobili d’impresa e nelle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti, che hanno colpito il settore in modo particolare.
“Dopo le contrazioni registrate negli anni scorsi, finalmente la ricettività e la somministrazione provano a ripartire anche a Torino e in Piemonte, una città e una Regione che in questi anni hanno scommesso sul turismo – ha affermato Stefano Papini, presidente di Confesercenti – Purtroppo rimane il piccolo neo riguardante i bar, ancora in dimuzione. Anche il trend di Torino e Piemonte, pur positivo, si attesta al di sotto della media nazionale, che registra un incremento medio del 2 per cento”.
La crisi ha messo a dura prova bar e caffetterie: dal 2010 a oggi i consumi sono diminuiti dell’8,5%. Sono crollate persino le colazioni (- 33%) e i consumi della pausa pranzo perché i lavoratori preferiscono portarsi il pasto da casa. Di fatto il volume d’affari è sceso del 18% con un calo della spesa media del 13%: sono 11, infatti, le caffetterie che, negli ultimi tre mesi, hanno chiuso le serrande.