Finisce sotto la lente della Guardia di Finanza di Bari il contratto di marketing sottoscritto nel 2009 da Aeroporti di Puglia con la società concessionaria della pubblicità per Ryanair. Secondo gli investigatori, fondi europei per il turismo sarebbero transitati dalla Regione Puglia attraverso Aeroporti di Puglia (Adp) nelle casse di una società di Ryanair, la Ams, come destinati a pubblicità, per poi rientrare alla società aeroportuale come pagamento dei servizi aeroportuali. La Finanza individua presunte responsabilità per truffa e abuso d’ufficio con riferimento al periodo in cui amministratore unico di AdP era Domenico Di Paola.
Ma in una nota Aeroporti di Puglia precisa che “le risorse finanziarie non derivano da programmi comunitari” e che AdP “in ordine alle circostanze che hanno portato nel 2009 alla sottoscrizione del primo accordo con Ams, (società irlandese che gestisce la pubblicità sul sito di Ryanair, ndr) ha sempre fornito, con ampio spirito di collaborazione, tutte le informazioni richieste”. “Tale contratto – è detto nel comunicato – prevedeva una durata complessiva di anni 10 (5 + 5) con una opzione per il rinnovo al termine dei primi cinque anni, che è stata esercitata nel 2014”. “Il rinnovo – precisa ancora Adp – è avvenuto in linea con quanto stabilito dalla normativa nazionale e comunitaria ed è stato comunque supportato da preventivi pareri legali ed amministrativi sulla conformità a dette norme e da una specifica attività istruttoria ed autorizzativa da parte della Regione Puglia”.