Prenderà il via il 9 dicembre a Bari, la sesta stagione di “Le voci dell’anima – Oriente e Occidente”, il festival in nove date che propone concerti ospitati in chiese e quartieri di periferia. La manifestazione favorisce l’incontro di culture diverse. “Bari e la Puglia – ha detto il direttore artistico Antonio Princigalli – devono essere un crocevia culturale al centro del Mediterraneo dove sfidare l’idea che le differenze tra Oriente e Occidente comportino necessariamente ostilità”.
Un’opportunità da leggere anche in chiave turistica. Dell’intento se ne è fatta interprete l’assessore regionale Magda Terrevoli che, intervenendo alla presentazione del festival, ha dichiarato: “Siamo convinti che eventi di questi genere rappresentino occasioni di promozione di luoghi e territori, aventi la capacità di catalizzare l’attenzione di turisti e viaggiatori sempre più interessati verso percorsi ed itinerari che hanno elementi di animazione territoriale.
La cultura non prescinde dal turismo, perché l’una e l’altra componente appartengono ad un segmento in continua crescita in Puglia che porta a risvolti sociali di tutta evidenza”.
La cultura non prescinde dal turismo, perché l’una e l’altra componente appartengono ad un segmento in continua crescita in Puglia che porta a risvolti sociali di tutta evidenza”.