La giunta regionale della Puglia ha approvato lo studio di fattibilità per trasformare in percorso ciclabile la strada di servizio del Canale principale dell’Acquedotto pugliese. Lo studio è stato redatto dopo il protocollo d’intesa sottoscritto tra l’assessore ai Trasporti Mario Loizzo e l’amministratore unico di Aqp Spa, Ivo Monteforte. Il percorso, compreso lungo l’asse Venosa (provincia di Potenza)-Grottaglie (provincia di Taranto) con bretella di collegamento Bari-Gioia del Colle, diventa parte integrante delle direttrici della rete ciclabile regionale, i cui itinerari principali sono stati individuati con il progetto di cooperazione Cyronmed (Cycle Route Network of the Mediterranean), promosso dall’Assessorato ai Trasporti e inseriti nella legge regionale 16 del 2008 su ‘Principi ed indirizzi del Piano Regionale dei Trasporti’. Le vie di servizio dell’Acquedotto rivestono carattere di particolare pregio non soltanto ai fini della valorizzazione, tutela e promozione dell’intera opera idraulica dal punto di vista dell’infrastruttura esistente, ma soprattutto come una potenziale strada ciclabile e ciclopedonale di assoluto rilievo storico, culturale e paesaggistico-ambientale, già chiusa al traffico automobilistico. La Giunta ha anche deciso di dotarsi di un primo progetto preliminare stralcio in un’area maggiormente ricettiva per presenza turistica consolidata e caratterizzata da un ambiente di alto valore culturale, naturalistico e paesaggistico, individuando l’area pilota nella Valle d’Itria, patrimonio mondiale dell’Unesco. Il progetto riguarderà quindi un primo tracciato di 35-40 Km, da Grottaglie-Villa Castelli per risalire a monte fino a Locorotondo ed Alberobello, anche in considerazione della presenza, lungo il tracciato in esame, delle stazioni delle Ferrovie Sud Est (Alberobello, Locorotondo e Martina Franca) e di Trenitalia (Grottaglie).