venerdì, 15 Novembre 2024

La Regione dice sì alla tassa sul lusso

Approvata dal consiglio regionale, seppur con qualche modifica

Il consiglio regionale della Sardegna approva la tassa sul lusso, ma con alcune modifiche. Per quanto riguarda le seconde case a uso turistico entro i tre chilometri dal mare, la novità che fino all’ultimo è stata al centro di polemiche e tentativi di modifica è il riferimento al domicilio fiscale che cancella l’esenzione per i nati in Sardegna, i rispettivi coniugi e i figli, anche se nati altrove. Il calcolo dell’imposta avverrà per singolo metro quadro e non più per classi di superficie, e si pagherà mediamente di meno e proporzionalmente al periodo di esercizio del diritto reale. Per le imposte sullo scalo turistico degli aerei e delle imbarcazioni di oltre 14 metri, scompare l’esenzione dell’attività crocieristica, mentre è prevista per la sosta tecnica. Per i velivoli, l’imposta si calcola sul numero massimo di abilitazione al trasporto di passeggeri. La lunghezza è, invece, il criterio confermato per i natanti. L’imposta va versata, per gli aerei, subito dopo l’atterraggio e, per le barche, entro 24 ore dall’ormeggio. Cambia, infine, la disciplina dell’imposta sulle plusvalenze immobiliari, sempre nella fascia dei 3 km dal mare. Tra le novità vi sono il riferimento specifico alla tassabilità della plusvalenza sugli immobili acquisiti o costruiti, ma solo da più di cinque anni, per non creare una sovrapposizione con l’imposizione statale. Il domicilio fiscale sostituisce l’esenzione per i nati in Sardegna e i rispettivi coniugi. Esentato dal versamento chi cede il bene o le quote societarie con il domicilio fiscale nell’isola da più di due anni. La norma non si applica alle imprese di costruzioni e alle società immobiliari per le plusvalenze realizzate in regime d’impresa. Gli introiti delle imposte andranno parte a un fondo per lo sviluppo e la coesione territoriale e parte al comune territorialmente interessato.

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