“Noi camminiamo in Sardegna. A passo lento, tra bellezza, identità e devozione”. Sono titolo e sottotitolo della 2^ edizione, dal 2 al 7 ottobre, dell’evento che promuove e lancia i percorsi religioni nell’Isola. Non si può parlare di sede stabile: l’appuntamento in autunno è ‘mobile’, centinaia di chilometri di sentieri che attraversano la Sardegna dal Sulcis a Santa Teresa di Gallura.
Dal cammino minerario di Santa Barbara a quelli di Sant’Efisio, San Giorgio e Santu Jacu. Poi la via dei santuari, il cammino 100 torri e quello francescano. C’è un po’ di tutto: mare, collina e montagna.
Quindici itinerari che attraverseranno oltre 70 comuni lungo i sette cammini (Cammino Minerario di Santa Barbara, Santu Jacu, San Giorgio Vescovo di Suelli, Sant’Efisio, 100 Torri, le Vie dei Santuari e Francescano in Sardegna) e le otto destinazioni di pellegrinaggio (Borutta, Dorgali, Galtellì, Gesturi, Laconi, Luogosanto, Orgosolo e Sant’Antioco), iscritti nel Registro ufficiale dei Cammini, per un totale di circa 1.000 chilometri.
La manifestazione coinvolgerà circa 500 persone, tra esperti e addetti ai lavori (100 dei quali provenienti dal resto d’Italia), compresi giornalisti specializzati, influencer, esperti di cammini, videoreporter, guide turistiche e
appassionati, che attraverseranno i principali cammini e itinerari della Sardegna per poi incontrarsi in un borgo
identitario.
Quest’anno sarà quello di Laconi, per condividere e confrontarsi, oltre che per pianificare l’edizione 2024
“attraverso una proposta turistica unitaria – ha sottolineato l’assessore regionale del Turismo Gianni Checca – articolata in Cammini, Destinazioni di pellegrinaggio, Luoghi francescani e Borghi. Puntiamo ad andare oltre il tradizionale e consolidato turismo balneare, con l’obiettivo di destagionalizzare. Occupandoci anche di temi importanti come la sostenibilità, la lotta allo spopolamento, il presidio del territorio e la valorizzazione, soprattutto in periodi di bassa stagione, delle zone interne”.