Il Trenino Verde della Sardegna è pronto a diventare un grande attrattore turistico grazie ad un piano di valorizzazione inserito in un ampio progetto pluriennale. Il protocollo d’intesa tra la Regione e il Comitato per il Trenino Verde è stato siglato a Villa Devoto dal presidente Francesco Pigliaru, Paolo Pisu, coordinatore del Comitato, Chicco Porcu, presidente dell’Arst; con loro i sindaci dei comuni interessati, il rappresentante di Legambiente Vincenzo Tiana, sindacati e operatori economici. Vengono impegnati 10,3 milioni di fondi straordinari che la Regione deve trasferire all’Arst entro il 31 dicembre per mettere in sicurezza e far ripartire tutte le tratte, e altri 22 milioni di risorse ordinarie ripartite in tre anni.
“Una prima importante tappa per valorizzare la ferrovia storica in chiave turistica, la più lunga in Italia e tra le più estese in Europa, e in prospettiva futura poter offrire con uno standard europeo una infrastruttura che può lavorare tutto l’anno”, ha sottolineato Pisu.
Un viaggio ricco di fascino che offre la possibilità di godersi con ritmi di una volta la vista di alberi monumentali, nuraghi, paesaggi mozzafiato. Tratte già percorse da viaggiatori illustri come lo scrittore inglese D.H.Lawrence che raccontò il viaggio nel suo ‘Sea and Sardinia’.
“Il turismo esperienziale è quello più in crescita – ha detto Pigliaru – abbiamo ben presente la necessità di organizzare e mostrare contenuti forti per valorizzare le zone interne. Il trenino di Lawrence è già un attrattore storicamente definito, con una visibilità altissima”.
Grazie a questi fondi arrivano sei littorine già attive nel trasporto pubblico locale che vanno ad aggiungersi alle locomotive a vapore con le carrozze d’epoca. Saranno messi in sicurezza tutte le linee (Mandas-Arbatax, Isili-Sorgono, Macomer-Bosa, Sassari-Nulvi-Palau). Le stazioni restaurate saranno concesse agli Enti locali per realizzarvi luoghi di accoglienza, punti ristoro, servizi igienici e turistici, esposizione e vendita dei prodotti locali.