Christian Solinas, presidente della Regione Sardegna, da deciso di rilanciare la palla del certificato di negatività o avvenuta vaccinazione per chi sbarca nell’Isola. La Regione è già a lavoro sul sistema dei controlli che “partirà ben prima dell’inizio della stagione”. La situazione epidemiologica attuale è in forte miglioramento e i numeri nell’Isola sono quasi da fascia bianca, anche se fa paura lo spettro della variante inglese che finora pare avere risparmiato la Sardegna, dove va avanti lo screening di massa coordinato dal virologo Andrea Crisanti. Solo nelle ultime 24 ore su oltre 43mila test nell’Isola si sono registrati solo 56 casi, con un tasso di positività dello 0,1%.
Sulla base di questi numeri Solinas sostiene che occorra “difendersi in ogni modo da queste varianti del virus, che preoccupano, e dall’eventualità che entrino in casa nostra”. Inoltre che sia necessario “un modello di tutela della salute dei sardi e delle attività economiche, costruito proprio sulle certificazioni sanitarie”. Un modello che Fratelli d’Italia vorrebbe fosse applicato a tutta l’Italia.
E incalza il Governo Draghi rilanciando la proposta del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, perchè nella somministrazione dei vaccini sia data priorità anche agli operatori turistici.
Ma gli albergatori non ci stanno. “Auspichiamo che le regole di spostamento tra Regioni siano definite a carattere nazionale e non ci siano controlli all’ingresso solo nell’Isola”, puntualizza il presidente regionale di Federlaberghi, Paolo Manca.