“Il bando sulla continuità territoriale aerea per voli a tariffe agevolate ai residenti in Sardegna è un meccanismo obsoleto e da ripensare che produce più danni che benefici”. Ad affermarlo una nota di Dario Balotta, presidente Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Infrastrutture e Trasporti.
“Anche alla luce dei ricorsi di AirItaly e di Ryanair – ha aggiunto – la continuità territoriale si è rivelata un nuovo aiuto di Stato all’Alitalia, la compagnia che ha vinto la gara con dei ribassi fino al 31% assicurandosi un bottino di 80 milioni di euro. Inoltre, Alitalia non avrebbe neppure potuto partecipare a questo bando perché sotto commissariamento e la legge impedisce ad un’azienda in stato pre-fallimentare di partecipare a bandi con denaro pubblico. La continuità territoriale nata quando c’erano solo 2 compagnie che operavano in regime di monopolio da aeroporti separati Alghero e Cagliari l’Alitalia e Meridiana da Olbia aveva un senso viste le altissime tariffe praticate, ma ora non più e la carenza di regolazione pubblica. Con la liberalizzazione dei cieli europei oggi la continuità territoriale è causa di maggiori costi rispetto ai benefici sperati. I sussidi pubblici ( 65% regione sarda, 34% Stato e 1% Comunità Europea) girati alle compagnie aeree per praticare tariffe ridotte sono infatti più costosi degli sconti tariffari che si avrebbero con tariffe di mercato aperto alla concorrenza e senza pesare sui contribuenti. È incredibile che un mercato come quello aereo che produce ricchezza in tutto il mondo solo in Italia, grazie a normative protezioniste e falsamente sociali riesca a produrre risultati negativi. Infatti, il bando è visto da Alitalia, AirItaly e Ryanair una prebenda scaccia crisi che in modi diversi riuguarda tutti e tre i vettori. Il nuovo Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli dovrebbe superare questa obsoleta normativa aprendo alla concorrenza le rotte sarde. L’ex Meridiana partecipata dal Qatar ora AirItaly è già in crisi ed un cambio di sede operativa da Olbia al Continente la manderebbe a picco, viste le numerose rotte annunciate ma già soppresse prima ancora di cominciare il suo rilancio”, conclude la nota dell’ONLIT.