La Sardegna sollecita per sè l’attribuzione della regolamentazione esclusiva relativa alla continuità territoriale marittima in termini di tariffe, frequenze e capacità. Sarebbe il presidente della Regione a convocare una Conferenza di servizi che adotta il decreto di imposizione degli oneri di servizio pubblico e indice la gara pubblica europea per l’assegnazione delle rotte. Le risorse per garantire i collegamenti, invece, rimarrebbero a carico dello Stato.
La proposta normativa è contenuta in una delibera, approvata dalla Giunta regionale, che chiede l’inserimento della clausola nelle norme di attuazione statutarie attraverso un decreto legislativo da sottoporre alla Commissione paritetica per l’attuazione dello Statuto Sardo presieduta dall’ex deputato Pd, Francesco Sanna. In virtù dell’articolo 4 dello Statuto Sardo, la Regione ha competenza legislativa concorrente riguardo alle linee marittime ed aeree tra i porti e gli scali isolani e, sempre in base allo Statuto Speciale, su questa materia può quindi esercitare le funzioni amministrative relative. Il provvedimento della Giunta richiama la legge finanziaria 2007 dello Stato dove si ribadisce il passaggio di consegne alla Sardegna delle funzioni sulla continuità territoriale e la sentenza della Corte Costituzionale 230 del 2013 nella quale, in termini generali, si afferma la necessità di coinvolgimento della Regione nell’elaborazione delle convenzioni sui trasporti tra Sardegna e Penisola.
“Definiamo con chiarezza una strada per rafforzare le prerogative del diritto alla mobilità e per stabilire con quali modalità esercitarlo”, ha detto il presidente Francesco Pigliaru.
“È un atto di autodeterminazione, una battaglia decisiva non più eludibile che stiamo portando avanti per essere protagonisti di scelte fondamentali e per consentire ai sardi di viaggiare liberamente alle stesse condizioni di tutti i cittadini europei – ha aggiunto Carlo Careddu – Emerge dunque la necessità di adottare una disciplina uniforme nel campo della continuità territoriale marittima attraverso apposite norme di attuazione e in vista della prossima scadenza della convenzione tra lo Stato e Cin -Tirrenia”.