Verso la chiusura anticipata di due mesi del regime di continuità territoriale aerea da e per la Sardegna senza compensazioni garantito finora da Ita e Volotea. Le due compagnie avevano dato la disponibilità a coprire le tratte per 12 mesi, dal 15 maggio 2022 al 14 maggio 2023. Oggi, però, non è più possibile prenotare un volo su Volotea dopo il 12 febbraio. Questo perché i due vettori hanno trasmesso alla Regione due lettere dove hanno anticipato di voler rinunciare alla gara non compensata adducendo tra le motivazioni il caro carburanti.
Per legge, tuttavia, sono tenute a volare per altri 6 mesi e questo significa che la fine del regime senza compensazioni si concretizzerà a marzo, due mesi prima della scadenza naturale.
Qualche giorno fa l’ex assessore ai Trasporti Giorgio Todde (Lega) aveva annunciato che il bando con le compensazioni è pronto per essere pubblicato ma, secondo quanto riporta l’ANSA, il nuovo regime, partirà non appena si chiuderà quello senza compensazioni.
Il segretario generale Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu parla di un ” risultato di un bando di gara sbagliato fin dal principio. Adesso la Regione deve trovare una soluzione immediata al problema. Analogo problema si potrebbe presentare con i collegamenti marittimi con le isole minori”.
“La continuità territoriale aerea è a rischio – è il grido d’allarme che lancia Fit Cisl Sardegna con il segretario regionale Ignazio Lai – La continuità territoriale aerea è un bene troppo prezioso per tutti i sardi, l’abbiamo conquistata più di 20 anni fa con fatica, e ora non possiamo, anzi non dobbiamo, tornare indietro. Ci chiediamo quali provvedimenti intenda attuare la Regione Sardegna e quali azioni voglia intraprendere per salvaguardare il diritto alla mobilità dei sardi”.
“Siamo anche fortemente preoccuparti e vorremmo capire quale sarà la nuova continuità territoriale e soprattutto come sarà il nuovo modello – commenta William Zonca, segretario generale Uil Trasporti Sardegna – abbiamo sempre ribadito che la proroga doveva servire per la pubblicazione di un nuovo bando in modo da non trovarci nell’impasse di non aver nessun vettore che eroga questo servizio e invece oggi purtroppo non abbiamo ancora il bando e in più ci si accorciano anche i tempi di presentazione dello stesso. Questo è un fatto molto grave perché si rischia non solo la cancellazione di un diritto per i sardi ma anche perché sarebbe una beffa dopo il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione”.