venerdì, 26 Aprile 2024

Turismo attivo, il Nord Sardegna da vivere tutto l’anno con i percorsi di bike, trekking e running

Il Nord Sardegna non è solo per gli amanti del mare e dell’estate. E’ una bellissima scoperta per chi vuole vivere un turismo rilassato all’insegna della natura e delle attività all’aria aperta.

Protagonisti otto comuni tanto vicini quanto diversi tra di loro. Ed è proprio questa straordinaria varietà a rendere ricco il loro territorio, permettendo a chi decide di visitarlo, di disporre di servizi e occasioni d’incontro e svago incredibilmente ampi. Denominatore comune è poi l’aeroporto di Alghero, gestito da So.Ge.A.Al., che quest’anno (da gennaio a settembre) ha accolto oltre 1.200.000 passeggeri (l’88% in più rispetto allo stesso periodo del 2021) e permette di raggiungere gli otto comuni in pochissimo tempo.

Biking, running e trekking sono tre delle attività su cui la Rete Metropolitana Nord Sardegna – l’unione di Comuni di cui fanno parte Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sassari, Sennori, Sorso, Stintino e Valledoria – punta per destagionalizzare il turismo. I mesi da settembre a dicembre e da marzo a giugno sono infatti i momenti ideali per praticare queste attività approfittando del clima mite e delle fresche giornate di sole che caratterizzano queste latitudini. Il patrimonio culturale e architettonico, la presenza di elementi paesaggistici di pregio e un’offerta enogastronomica variegata e di qualità fanno il resto. Travelnostop ha testato alcuni dei percorsi proposti dalla Rete per trekking e biking.

Trekking lungo la foce del fiume Coghinas

Per gli escursionisti che cercano una camminata semplice e adatta anche a famiglie con bambini, nel territorio di Valledoria, accompagnati dalla guida ed esperto “walker” Antonio Muntoni, abbiamo provato l’escursione lungo la Foce del fiume Coghinas. Una passeggiata semplice, che risale il tratto finale del fiume, e ricca di interessanti elementi, soprattutto per quanto riguarda l’avifauna.

La Foce del Coghinas è stata infatti dichiarata Area Sic (Sito di interesse comunitario) e Zsc (Zona speciale di conservazione), e fa parte della rete di aree protette Natura 2000 grazie alle oltre 150 specie di uccelli diversi censiti, tra questi è possibile scorgere anche il Falco di Palude, il Falco Pescatore, il Fenicottero Rosa e il Gabbiano reale.

L’escursione inizia nei pressi del chiosco L’Alta Bhanda, in località Imbarcadero, Foce del Coghinas a Valledoria. Una volta preso il sentiero si inizia a costeggiare il fiume, con possibilità di fare più soste nei diversi punti adatti all’osservazione delle numerose specie di uccelli presenti. Dopo circa un chilometro, il sentiero svolta a destra e sale sull’argine di contenimento del fiume. Da qui il percorso continua per circa 3,5 km sempre sull’argine, regalando una bella vista sulla valle del Coghinas e sui diversi rilievi che circondano quest’ultima. L’escursione termina al Ponte di Baduboi, confine tra i comuni di Valledoria e Badesi.

Durante la camminata tra salici, ginepri, lentisco e le altre specie tipiche dell’ecosistema, se si è fortunati e particolarmente silenziosi, ci si può imbattere in alcuni esemplari di volpe, donnola, lepre, coniglio selvatico e porcospino. Tra i rettili, abitano questi territori alcune testuggini (di palude, comune, greca e sarda) e la lucertola tirrenica.

Trekking su monte Ussoni

Un’altra escursione imperdibile è quella che porta in cima al Monte Ussoni, pur nella sua semplicità, permette di camminare per circa 10 km (in 3 ore e mezza) immersi in una natura rigogliosa e di ammirare dalla sua vetta – una vera e propria terrazza sul mare – alcuni dei panorami più spettacolari della costa Nord della Sardegna.

In cima (250 metri d’altezza), circondati dai resti di una muraglia megalitica di origine nuragica, si potrà godere di una vista completa sulla Bassa Valle del Coghinas, con i paesi Valledoria e le sue frazioni (La Ciaccia e La Muddizza), Santa Maria Coghinas, Viddalba, Baia delle Mimose, Badesi, Trinità d’Agultu e il borgo di Isola Rossa. La vista spazia, inoltre sull’intera costa settentrionale della Sardegna, con la possibilità di vedere nelle giornate più nitide le sagome dell’Asinara e della Corsica.

Escursione a Cala della Barca

L’escursionismo è anche il modo migliore per esplorare il Parco Regionale di Porto Conte. Uno degli itinerari più conosciuti è quello che porta a Cala della Barca (9 km per un dislivello positivo di 150 metri percorribili in circa 4 ore).

Si parte da uno dei due ingressi, posti a circa 4 km uno dall’altro e si segue il percorso in direzione Cala della Barca, salendo di quota sulla strada sterrata che attraversa tutta quest’area, caratterizzata da un folto rimboschimento a pino.

Superate alcune diramazioni, sempre ben segnalate, si lascia la parcella forestale e ci si muove su un terreno decisamente più pietroso, tipico dell’ecosistema a gariga costiera, caratterizzato da piante erbacee e arbustive, che assumono una classica forma a pulvino (cuscino) per resistere alle raffiche di vento.

In poco tempo si raggiungono le alte falesie calcaree di Cala della Barca, da cui si gode di una stupenda vista sull’Isola Piana e sul mare circostante.

Gli escursionisti più allenati possono anche scegliere di fare una deviazione (consigliatissima) verso la vetta del Monte Timidone (sempre ben segnalato nei vari crocevia presenti sul tracciato), dalla quale si gode di una vista a 360° sull’intero Parco di Porto Conte, sui promontori di Capo Caccia e Punta Giglio, su Alghero e su una buona parte della costa occidentale della Sardegna.

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Escursione da La Ciaccia a Baia Ostina

Per gli escursionisti che cercano una camminata semplice e rilassante in territorio di Valledoria/Castelsardo è sicuramente consigliata l’escursione dal villaggio de La Ciaccia alla spiaggia di Baia Ostina (o viceversa). La durata è di circa tre ore per un percorso con un dislivello di 100 metri di 4,5 km.

Un trekking costiero semplice e privo di difficoltà di rilievo, ma capace di regalare scenari molto interessanti.

Escursioni in E-Bike

Gli scenari già visti per il trekking, foce del fiume Coghinas sino alla vetta del monte Ussoni, passando dalla Roccia dell’Elefante e le Nuraghe Paddaggiu, sono anche lo scenario di un’escursione in E-Mountain Bike per un totale, tra andata e ritorno, di circa 21 km. Grazie alle biciclette messe a disposizione da Bikingsardinia (bikingsardinia.com) e la sapiente guida del suo fondatore Giovanni Scarpa, è possibile cimentarsi in questo percorso da portare a termine in circa tre ore e mezza.

Se per la scalata del monte Ussoni i meno esperti utilizzeranno la pedalata assistita, la sola forza delle gambe è sufficiente per altri due percorsi suggeriti, quello da Castelsardo a Platamona per poco meno di 12 km e quello all’interno dell’affascinante Parco di Porto Conte sino al punto panoramico di Cala Barca (scenario del film datato 1968 “La scogliera dei desideri” con Elizabeth Taylor e Richard Burton) per complessivi 5,7 km.

Running

Per i più allenati, con l’esperto runner messo a disposizione dalla Rete, Gianfranco Rosso, a fare da apripista, c’è poi la possibilità di ripetere i percorsi o combinarli a proprio piacimento e riscoprirli attraverso la corsa. Tra i percorsi suggeriti dalla Rete Metropolitana Nord Sardegna c’è quello attorno alla foce del fiume Coghinas passando per la spiaggia di San Pietro a Maredi Valledoria, a seguire si raggiungeranno le spiagge di Maragnani, di La Ciaccia e le terme di Casteldoria.

Altro percorso suggestivo per i runners è quello che passa dalla spiaggia di Ampurias e Lu Bagnu, Pedras de Fogu con la villa romana di Santa Filitica, la spiaggia le Tonnare, la spiaggia della Marina di Sorso, percorrendo anche la pista ciclabile Marina di Sorso e giungere quindi allo Stagno di Platamona. E per finire, l’emozione di attraversare di corsa il Parco di Porto Conte sino a Cala Barca dove riposarsi accarezzati dalla brezza ammirando le scogliere a strapiombo sul mare.

Altri luoghi da visitare nei comuni della Rete

Messa da parte l’attrezzatura sportiva, gli otto comuni della Rete Metropolitana Nord Sardegna si fanno apprezzare anche per una ricca offerta culturale.

Proprio nel centro del paese di Sennori, vicino alla chiesa parrocchiale, si trovano le “domus de Janas” (in lingua sarda “casa delle fate o delle streghe”). Si tratta di sepolture risalenti a un periodo compreso tra il Neolitico recente e l’Età del Bronzo antico che caratterizzarono tutte le culture prenuragiche.

Le sepolture, scavate in un affi­oramento calcareo, presentano in molti casi decorazioni architettoniche parietali in rilievo di cui ancora oggi non si conosce con esattezza il significato (vi sono diverse teorie).

All’interno del Parco naturale di Porto Conte, nella baia di Tramariglio, si trova Casa Gioiosa, sede istituzionale del Parco stesso. Lì dove vi era il corpo centrale dell’ex colonia penale agricola di Tramariglio, oggi, oltre a un giardino botanico di straordinario interesse biologico e naturalistico, sorgono una serie di percorsi museali interattivi. Tra questi il Museo della memoria è allestito all’interno delle vecchie celle dell’istituto penitenziario. Due piani ricchi di storia e di storie, che raccontano la quotidianità del tempo attraverso gallerie fotografiche e oggetti dall’importante funzione evocativa (abiti, strumenti di lavoro ecc.).

Vi è poi Teleia, un centro immersivo multimediale a tema marino: un “tuffo” virtuale a centinaia di metri di profondità alla scoperta di quel microcosmo subacqueo che rappresenta una delle principali peculiarità di questo tratto di costa.

Sempre all’interno del complesso è possibile ammirare la mostra d’arte del maestro Elio Pulli interamente ispirata ai personaggi del Piccolo Principe.

E al Piccolo Principe è dedicato un vero e proprio parco. Questo si presenta come un percorso interattivo con innumerevoli sezioni multimediali, omaggio della città di Alghero a Saint-Exupéry e alla sua più celebre opera. Visitando il museo, sembra quasi di rivivere l’incredibile semplicità della prosa e la leggerezza con cui lo scrittore ha affrontato temi come il senso della vita, il significato dell’amore e dell’amicizia, attraverso riferimenti e immagini dal tono allegorico ed evocativo.

Una parte di Sardegna che lascia scolpite nel cuore del visitatore emozioni sincere e un senso di pace e armonia con il mondo circostante che, per chi le vive, difficilmente potranno essere dimenticate.

 

(le foto sono di proprietà della Rete Metropolitana Nord Sardegna, autore Maurilio Parmisani)

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