Bird strike a Palermo, istituita commissione ambientale

Si punta a sicurezza voli e a salvaguardare le specie presenti nelle aree protette vicino allo scalo

La Regione cerca di porre un freno al fenomeno del bird-strike che ciclicamente torna a presentarsi all'aeroporto di Palermo. L'ultimo episodio risale ai primi di settembre, quando un aereo di Air One fu costretto a rientrare all'aeroporto Falcone-Borsellino dopo che un uccello finì contro un'elica.
Ora, però, l'assessore regionale al Territorio e Ambiente Gianmaria Sparma ha emanato un decreto con cui istituisce la "Commissione per la mitigazione dei rischi ambientali dell'aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo e zone limitrofe". Ne fanno parte i rappresentanti dell'Enac, della Gesap, dei comuni di Cinisi e Terrasini, del Corpo Forestale della Regione, dei dipartimenti regionali Ambiente e Acque e Rifiuti, dei tre enti gestori delle riserve limitrofe, Dipartimento Azienda Foreste Demaniali, Lipu e Wwf, e due docenti dell'Università' di Palermo. Tutti chiamati a titolo assolutamente gratuito.
"Abbiamo preso questa decisione – dice Sparma – dopo due incontri con Enac e Gesap sulla questione della proliferazione di avifauna nelle zone limitrofe all'aeroporto di Punta Raisi. Insieme alla indispensabile sicurezza dei voli – conclude l'assessore – cercheremo di garantire anche la salvaguardia delle specie presenti in queste aree protette". Le riunioni si terranno nella sala conferenze dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente.

 

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