L’aeroporto Comiso non chiuderà. Anzi, saranno fatti degli investimenti e nel giro di 12/24 mesi diventerà la seconda pista di Catania con un traffico di oltre un milione di passeggeri. Lo ha ribadito l’amministratore delegato di Sac Nico Torrisi incontrando, insieme con la presidente di Sac Daniela Baglieri, il presidente di Aeiblei Salvatore Cascone alla presenza del sindaco di Comiso Maria Rita Schembari per un confronto sul futuro dello scalo ragusano.
Il vertice era stato chiesto proprio da Aeriblei, che si è fatta portavoce delle preoccupazioni del territorio alla luce delle difficoltà economiche della società di gestione dell’aeroporto apprese dalla stampa.
La delegazione guidata da Cascone ha incontrato i vertici di Sac per comunicare la disponibilità di Aeriblei a partecipare all’azionariato di Soaco. I vertici di Sac hanno rassicurato Cascone circa le notizie sulle gravi perdite di bilancio della società di gestione e sulla mancanza di prospettive per lo scalo ibleo.
In particolare la presidente Baglieri ha sottolineato che per salvare Comiso occorre arrivare ad una gestione unica. Alla luce di quanto affermato, i vertici della Sac hanno escluso ogni ipotesi di vendita di azioni Soaco. Il gestore dello salo di Fontanarossa si è detto disponibile a collaborare con Aeriblei su altri progetti complementari come ad esempio il cargo.
“Prendiamo atto – ha detto Cascone – riguardo le prospettive dell’aeroscalo ibleo sulle quali ovviamente vigileremo attentamente. Aeriblei torna quindi a concentrarsi sull’obiettivo primario della società e formalizzerà delle proposte sul settore cargo con l’intento di far partire prima possibile questa grande opportunità per il territorio”.