Gesap approva bilancio, Riggio: ora privatizzare scalo Palermo

Il cda di Gesap ha approvato il progetto di bilancio di esercizio del 2022 – che prossimamente sarà sottoposto al voto dell’assemblea dei soci – con un utile netto di esercizio di 8.566.456, il miglior risultato di sempre, quasi un milione in più dell’esercizio precedente (nel 2022 fu di 7.606.410, con il riconoscimento dei ristori statali per i danni subiti dalla pandemia nel primo semestre 2020 per circa 8 milioni).

Il buono stato di salute della società è messo in evidenza con il dato relativo al patrimonio netto, che ammonta a 89.334.093, sopra di oltre 11 milioni rispetto all’esercizio precedente (78.274.707).
Il valore della produzione è pari a 84.575.040 euro (+21 milioni rispetto al 2021). Il reddito ante imposte è di 11.704.851, mentre il risultato netto di 8.566.456 milioni di euro. La differenza tra valore e costo della produzione è di oltre 14 milioni (8,9 milioni nel 2021).

Gli elementi che hanno portato a un risultato positivo riguardano soprattutto la velocità di ripresa del traffico rispetto alla media nazionale, come pochi altri scali in Italia e all’estero. Il 2022, infatti, è stato l’anno dei record: il traffico passeggeri è aumentato dell’ 1,4% rispetto al 2019, raggiungendo quota 7.100.000 (il 2019 si è chiuso poco sopra i 7 milioni) di viaggiatori e +1,9% di voli (52.008).
La media dei passeggeri per volo è stata di 136, raggiungendo quella del 2019. Molto bene il traffico internazionale: 27% sul totale passeggeri (quasi 2 milioni). A fronte di ciò, i ricavi delle vendite e delle prestazioni sono lievitati di quasi il 60% rispetto all’esercizio precedente, mettendo in evidenza la piena ripresa delle attività di sviluppo della gestione aeroportuale che, peraltro, è risultata superiore anche del periodo pre-pandemico (2019), con un incremento del 7,41%.
L’Ebitda tocca 20.920.343, superiore di 800 mila euro sul 2021.

“Dopo due anni di sostanziale bilancio negativo a causa della pandemia, l’esercizio 2022 si chiude finalmente in positivo – dice Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap – Siamo usciti dalla crisi più rapidamente di come si immaginava. Un ringraziamento va ai lavoratori di tutti i settori. C’è un numero di passeggeri notevole e nel 2023 stimiamo di arrivare a sette milioni e mezzo di transiti, forse anche più. Ovviamente – continua Riggio – questo ci fa risentire ancora di più delle ristrettezze di spazio dovute ai lavori in corso. Quindi, la prima esigenza è quella di finire presto i lavori, e per questo stiamo addosso alle imprese. Secondo, utilizzare questo margine di circa 20 milioni, che sarà simile anche per il prossimo anno, per avviare subito le procedure di privatizzazione. Del resto – dice l’ad di Gesap – questa è la mia opinione da sempre, privatizzare. Spero che sia anche l’opinione dei soci a cui mi rimetto, facendo presente che c’è in questo momento un interesse da parte del mercato, non solo nazionale ma anche europeo. C’è disponibilità a investire nel settore degli aeroporti. Naturalmente, il mio primo compito è quello di completare questi lavori entro l’anno, probabilmente entro ottobre. Successivamente – conclude Riggio – procederemo a una riorganizzazione aziendale che punti sul risparmio, in modo da contrarre le spese e aumentare le entrate, in particolare con riferimento a parcheggi e negozi, che sono l’unica alternativa alla necessità che abbiamo di finanziare le compagnie attraverso il co-marketing”.

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