Nel nuovo piano di Alitalia, che punta ad abbandonare la logica dell’hub per concentrasi su “sei scali base”, Catania viene promossa mentre per Punta Raisi, che non è neppure citata, si prospettano tempi duri con una probabile riduzione del personale e della tratte aeree.
Ma la scelta di Alitalia non fa paura alla Gesap: “La tratta Alitalia Palermo-Roma – spiega Giacomo Terranova, amministratore delegato della società – è tra le più remunerative d´Italia e se la compagna aerea vorrà cedere degli slot, penso che non mancheranno altre compagnie interessate”. Intanto al momento la compagnia di bandiera è la prima nello scalo palermitano per numero di passeggeri: 1,3 milioni, ovvero il 30% dei movimenti da Palermo e il doppio di quelli di Wind-Jet, (665 mila pax). A Catania invece attualmente movimenta 1,4 milioni di passeggeri, pochi considerando che Fontanarossa arriva complessivamente a quota 6 milioni. La nuova Alitalia piace comunque al senatore del Pdl-Fi, Simona Vicari, secondo cui “poter disporre di un vettore italiano è uno strumento fondamentale per intervenire in settori strategici del nostro paese come il turismo”.