Con 130 operai e 20 tecnici specializzati impegnati a turno 24 ore su 24, sette giorni su sette, procedono speditamente e sono già in fase avanzata i lavori di riqualificazione dell'Air Side dell'aeroporto di Catania. Lavori che hanno comportato la chiusura della pista e lo spostamento (dal 5 novembre al 5 dicembre) del traffico sulla base militare di Sigonella.
A tracciare un bilancio di metà percorso è l'amministratore delegato della Sac, Nico Torrisi. Superata la prima settimana e le "inevitabili criticità", il sistema ha trovato un suo equilibrio e ha consentito di recuperare, in particolar modo, sui tempi di attesa ai check-in e su quelli di riconsegna dei bagagli: media d'attesa 15 minuti (nel 90% dei casi) e fino a un massimo di 30.
Sul fronte del traffico passeggeri, i dati aggiornati a domenica scorsa registrano un transito di 104.529 utenti in arrivo e in partenza da Fontanarossa/Sigonella con un transito giornaliero medio di oltre 7 mila persone dalla base militare.
"Ognuno di questi passeggeri – ha detto Torrisi – ha potuto usufruire di Sigonella come scalo alternativo a Fontanarossa risparmiando i 25 euro necessari per raggiungere, con due autobus e oltre quattro ore di viaggio, lo scalo di Palermo Falcone-Borsellino. Se ne deduce che il risparmio per la collettività in questi primi quindici giorni ammonta a circa 2,5 milioni di euro. Non credo sia poco, di questi tempi, con la crisi economica che investe molte famiglie e la conseguente contrazione della spesa in molti settori".