Ennesima minaccia di abbandono dello scalo di Trapani da parte di Ryanair. La low cost infatti è tornata a battere cassa e lascia intendere che sta pensando non solo di ridurre l’operatività su Birgi ma dare addirittura l’addio definitivo.
Pertanto il presidente della Camera di Commercio Pino Pace ha invitato i sindaci dei comuni del territorio a provvedere a pagare nei tempi previsti le quote di loro spettanza dell’accordo di co-marketing a supporto dei flussi per l’aeroporto che lo stesso presidente dell’ente camerale ha sottoscritto a suo tempo con la società Airport Marketing Service Limited che gestisce il marketing di Ryanair finalizzato, appunto, al mantenimento dell’operatività della compagnia area irlandese all’aeroporto di Trapani-Birgi. Se non dovessero essere rispettati i tempi, e cioè versare la prima tranche entro il 30 giugno, Pace sarebbe pronto a dimettersi dalla cabina di regia.
Secondo l’accordo i Comuni devono versare ogni anno 2,2 milioni di euro, divisi in diverse quote. Le quote del 2014 sono state versate, ma ad oggi le tasse per il 2015 sono state erogate solo da Camera di Commercio, Alcamo, Salemi, Partanna ed Erice, mentre Buseto e Custonani hanno predisposto i mandati.
Il fatto è che i Comuni vorrebbero essere più presenti nelle decisioni sullo sviluppo dell’aeroporto. Ad esempio sono rimasti spiazzati dalla spartizione dei 5 milioni di euro arrivati come ristoro dei danni provocati dalla guerra in Libia del 2011, quando il Vincenzo Florio rimase chiuso ai voli civili. Il 75% dei soldi sono andati all’Airgest, il 25% ai 24 comuni. Ma quei soldi invece sarebbero potuti essere impiegati per pagare Ryanair.