Catania, da adv e TO solidarietà ma anche timori per la stagione

TO e agenzie di viaggio sono quasi al collasso per la mole di riprotezioni causate dal rogo all’aeroporto di Catania. In particolare, gli operatori turistici siciliani lamentano la totale assenza di informazioni da parte degli organi competenti. In questo quadro si inserisce la lettera del presidente di Fiavet Sicilia Gianluca Glorioso e indirizzata a Nico Torrisi, ad Sac.

“Pur comprendendo le problematiche e le difficoltà che tutta la struttura aeroportuale di Catania sta affrontando – si legge nella missiva – al momento leggiamo che l’aeroporto è chiuso ma senza evidenza di data di riapertura completa, dunque, desideriamo conoscere la possibile data di riapertura. Tutto il comparto agenziale si trova in questo momento in grande sofferenza dovendo informare e riorganizzare oltre ai trasferimenti da e per aeroporto, prenotazioni alberghiere, tour e tutti servizi turistici collegati. Per questo la Federazione regionale chiede di conoscere la riprogrammazione dei voli di tutti i terminal da e per lo scalo catanese dei prossimi giorni. Chiediamo, inoltre, di conoscere anche i trasferimenti in pullman dei passeggeri da e per gli aeroporti di Comiso, Palermo, Trapani, Lamezia Terme e Reggio Calabria. Il momento, per tutti, è di estrema criticità visto il periodo e considerando l’importante flusso turistico che in queste settimane si sta riversando sulla nostra regione, credo sia opportuno, pertanto, per ridurre al massimo i disagi non solo agli utenti ma anche agli operatori turistici, di provvedere ad un’informazione precisa del flusso dei voli ed eventuali navette da e per gli aeroporti”.

Dal canto suo Pietro Triolo, tour operator catanese, loda l’operato di adv e to siciliani che stanno fronteggiando questa difficile situazione costellata da disservizi e cattiva organizzazione in seguito alla chiusura di Fontanarossa. “Come categoria – dice Triolo a Travelnostop.com – stiamo riversando tutte le nostre forze operative ed economiche affinche i clienti vengano assistiti e riprotetti nel modo migliore, spesso con enorme difficoltà proprio per la totale mancanza d’informazione sia dello scalo che continua a non fornire notizie certe come pure dai tanti vettori che lasciano migliaia di passeggeri in balia di se stessi, che non sanno cosa fare e a chi rivolgersi per il loro legittimo diritto di essere riportati nel luogo dal quale sono partiti. Non ultimo il caso Rayanair che si rifiuta di utilizzare Comiso per questioni di interessi sorti con lo scalo. E in questo caso l’ENAC dove sta?
In pratica – aggiunge Triolo – tour operator e agenzie di viaggio stanno sostituendo coloro che dovrebbero assicurare assistenza e riprotezioni. Ma poi, alla fine, chi ci risarcirà le enormi spese che stiamo sostenendo per programmi modificati, trasferimenti notti extra in hotel e sovrapprezzo per le riprotezioni dei voli annullati? Per quanto mi riguarda, devo dire che ci accontentiamo del sostegno gratificante dei nostri clienti i cui commenti di apprezzamento circolano sui social prima per l’assistenza allo sciopero e ora per l’incendio. Questo ci fa molto piacere ma dalle ultime notizie si continua a rimandare la completa riapertura dello scalo al 25/7 e sicuramente si andrà oltre e questo balletto ridicolo di rinvii lascia pensare che i soli complimenti non basteranno e si rischia di perdere ancora una volta cio che con fatica dopo 2 anni di pandemia eravamo riusciti a recuperare”.

Intanto, arrivano dall’estero le prime avvisaglie di dirottamento di turisti in altri paesi visto che la stampa estera, dopo i continui riinvii di apertura, inizia a manifestare molti dubbi su una data imminente di riapertura.

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