Hotel Scausi è il nuovo hotel di lusso di Siracusa: pronto in 4 anni



Diventerà un hotel di lusso l’ex caserma Caldieri, prima Convento di Santa Teresa, nel cuore di Ortigia a Siracusa, chiusa da metà degli anni ’80. Il progetto però non si limita all’hotellerie: nella parte di struttura che in passato ospitava l’ex chiesa, nasceranno laboratori dedicati al restauro del papiro e alla lavorazione del cotone. Il complesso immobiliare, che risale al 1500 e ha una superficie di circa 6000 mq, sarà oggetto di un restauro integrale, che dovrebbero durare circa 4 anni.

Il Demanio Regionale ha formalizzato l’atto di cessione all’azienda messinese Zancle 757 guidata da Rocco Finocchiaro che si è aggiudicata il bando per riqualificare l’immobile. Il progetto sarà realizzato dalla società di scopo Hotel Scausi srl.

“Sono particolarmente orgoglioso di questo momento – ha detto Silvano Arcamone, direttore regionale dell’Agenzia del Demanio – perché verrà recuperato un bene che si colloca in un’isola particolarmente ricca di storia. L’ex convento di Santa Teresa è stato sottratto per troppi anni alla partecipazione della città, in quanto per circa 40 anni non è stato utilizzato. Non posso che evidenziare positivamente il lavoro messo in atto dall’Agenzia del Demanio che, attraverso specifici bandi di valorizzazione, coinvolge il privato, realizzando una vera e propria ‘partita a due’. Siamo convinti che questa formula sia la chiave per far rinascere molti beni, grazie al coraggio e all’impegno dei privati che scelgono di dare nuova vita a luoghi come questo”.

Secondo il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, “questo luogo contribuirà ulteriormente a dare qualità alla offerta di bellezza, di cultura, di storia e di paesaggio della nostra città e della nostra Sicilia, quindi non posso che esprimere grande gioia e soddisfazione”.

L’imprenditore Rocco Finocchiaro ha illustrato come è nato questo progetto di recupero dell’immobile e cosa lo ha spinto a voler investire nella realizzazione dell’Hotel Scausi, annunciando anche la realizzazione all’interno della Chiesa sconsacrata di un laboratorio di restauro del papiro e di uno che coinvolgerà la società Sofine che si occupa della coltivazione del cotone alle falde dell’Etna con un progetto di agrivoltaico. “Un altro aspetto importantissimo, è quello di abbracciare la comunità dei giovani, poiché si mira ad assumere l’80% del personale composto da ragazze e ragazzi siciliani con età minore del 35 anni”.