Il Grand Hotel et Des Palmes riapre a dicembre con lo chef La Mantia

E’ fissata per dicembre 2020 la riapertura del Grand Hotel et Des Palmes, iconico hotel liberty di Palermo, finalmente restituito alla città e al suo splendore di un tempo. Il ripristino totale della struttura ha riscoperto la visione del Basile, con i suoi affreschi, i marmi, i soffitti lignei e i colori originali delle sale.

L’hotel riaprirà con una classificazione 5 stelle lusso, integrando nella sua accoglienza anche la formula internazione del condo-hotel per gli ospiti più esigenti che desiderano tutti i comfort dell’hotel di lusso e le dotazioni di una casa moderna e ben arredata. A completare l’offerta una moderna SPA con sale trattamenti, sauna e hammam, piscina riscaldata e tisaneria, area gym. Un importante progetto di recupero di un tratto di storia siciliana che oggi mette insieme tecnologia, innovazione e comfort, dando nel contempo dignità ai decori originali dell’epoca liberty. Una sofisticata semplicità per le suite del Grand Hotel et Des Palmes, ognuna di loro dotate di dettagli sempre incantevoli, che integrano il tempo sospeso tra la tradizione e il desiderio di modernità, come la Grand Suite Wagner.

Particolare attenzione verrà poi data alla ristorazione che proporrà i piatti della tradizione siciliana grazie alla presenza dello chef Filippo La Mantia che curerà i menu ed il servizio di tutti i ristoranti: il bistrot situato nel ristorante La Palmetta, la prestigiosa sala degli specchi che accoglierà un ristorante gourmet e il ristorante clienti con terrazza esterna sulla città al quinto piano. Il bistrot, in particolare, aperto alla città, presenterà offerte diverse dalla caffetteria allo street food palermitano rivisitato senza dimenticare gli aperitivi.

Intanto, ogni sabato e domenica d alle 10 alle 17.30, il cantiere di restauro dello storico albergo apre al pubblico in occasione de Le Vie dei Tesori. Durante la visitam, della durata di 30 minuti, si potranno cogliere in anteprima i primi risultati già a partire dal grande atrio di ingresso. L’edificio, costruito intorno al 1856 come casa patrizia Ingham-Whitaker, (e dotato di un sottopassaggio che lo congiungeva alla chiesa anglicana all’angolo con via Stabile; nella Sala Azzurra c’è un grande specchio che mimetizza il passaggio segreto), fu acquistato dall’entomologo Enrico Ragusa che nel 1877 lo trasformò in un albergo di lusso.

 

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