Walter Parisi, direttore Hotel La Torre: Mondello mon amour dal fascino antico e trascurato

Dagli obiettivi che spera di concretizzare già il prossimo anno a un’analisi lucida della ricettività extralberghiera, dall’impegno per l’ambiente al sogno di veder tornare Mondello ai fasti di un tempo. Dallo scorso aprile Walter Parisi è al timone dell’Hotel La Torre di Mondello e intervistato da Travelnostop.com racconta sogni e progetti.

“Ho lavorato sia in Sardegna che in Calabria – esordisce Parisi – ma il connubio di attrattori che ha la Sicilia non l’ho trovato da nessun’altra parte. Qui c’è cultura, arte, mare, enogastronomia e l’offerta culturale e turistica è ben organizzata. E grazie anche alla presenza delle low cost oggi la Sicilia può vantare collegamenti importanti.

In questi primi mesi la mia esperienza siciliana è più che positiva ma possiamo fare molto di più. L’obiettivo è raggiungere livelli pre-crisi attuando una nuova mentalità e sfruttando il momento che viviamo in cui l’Italia viene percepita come destinazione sicura, dove si mangia bene e raggiungibile con poche ore di volo. Sono arrivato ad aprile e per l’anno prossimo puntiamo a un fatturato più alto dato da un aumento delle camere vendute e non da un aumento dei prezzi delle camere. Ma non solo. Vogliamo realizzare una serie di piccole cose, a partire dalla raccolta differenziata con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente e l’illuminazione della Torre. Inoltre con l’aiuto concreto della famiglia Di Giovanni, che sta investendo sulla struttura, attueremo una manutenzione straordinaria dell’albergo che vede già una piccola percentuale di camere ristrutturate.

Intanto – aggiunge – finora l’intera piazza palermitana registra un aumento nel riempimento medio delle camere pari al 5/7% probabilmente grazie anche al riconoscimento di Palermo capitale italiana della cultura. Attualmente registriamo una prevalenza di clienti francesi, inglesi, spagnoli ma anche tanti italiani. Ma oggi dobbiamo fare i conti con una concorrenza sempre più agguerrita e con un cambio di prospettiva in cui il cliente si è improvvisato tour operator. Oggi il mercato sommerso degli affitti brevi penalizza l’albergatore onesto che paga le tasse e i propri dipendenti. Per questo ci vuole una normativa nazionale unica per regolarizzare l’extralberghiero, come fu fatto per l’agriturismo. Per quanto riguarda invece la tassa di soggiorno,  sono convinto che questa debba essere restituita al turista offrendogli servizi ad hoc. In Alto Adige ad esempio, hanno finanziato una card turistica che offre sconti su musei e trasporti”.

Infine Mondello: “Mondello è una realtà difficile, l’area dimenticata di Palermo: collegamenti inesistenti, sporcizia, rifiuti, disorganizzazione, info-point chiuso. Eppure basterebbe poco per creare e dare servizi per incentivare il turista a scegliere Mondello e restarci. Basterebbe migliorare vivibilità e decoro e ricordarsi di com’era Mondello, magari riuscendo anche a realizzare un lungomare da Capo Gallo all’Albaria”.

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