Gli alberghi sono in crisi non riescono a pagare l’Imu e a soffrirne sono anche i Comuni. E’ un circolo vizioso quello che si sta creando nella zona del trapanese. "Il 90% delle imprese che operano nel settore turistico a Castelvetrano non è stato in grado di onorare gli impegni con le tasse, e non ha pagato l’Imu” sottolinea il sindaco Felice Errante. E solo pochi giorni fa gli albergatori di Selinunte avevano lanciato un appello: “Non abbiamo soldi, l’Imu è stata una mazzata, non possiamo pagarla”. “Noi siamo dalla parte degli albergatori – precisa Errante – e stiamo studiando delle soluzioni, anche se abbiamo il dovere di applicare la legge. Ma al momento quasi nessuno ha versato la prima rata”.
E non va meglio al Kempinski Giardino di Costanza, la principale struttura turistica della provincia di Trapani, al momento chiusa. Ma non per fallimento, né per l’inchiesta giudiziaria. Più che altro, per chiusura stagionale. E un po' per crisi. Finora al riparo dai venti di crisi, ora infatti risulta colpito anche il settore delle “vacanze di lusso”. “Le prenotazioni sono calate del 30%” dichiara il manager Giovanni Savalle.
E dall’altra parte dell’isola anche il Donnafugata Resort deve fare i conti con un’inchiesta avviata dalla Procura di Ragusa e legata al sospetto, secondo la magistratura, che una parte del resort sia stata realizzata su un terreno sottoposta a vincolo perché ricadente nell’area archeologica di Kamarina. Nonostante la pronta replica della società: “abbiamo esattamente realizzato quanto previsto dalla concessione edificatoria rilasciata dal Comune di Ragusa e della successiva variante con pareri favorevoli dalla Soprintendenza”.