Pochi lo sanno ma fu la Rivolta della Gancia del 4 aprile 1860 a scatenare prima la rivoluzione del 1860 e poi influì sulla decisione di Garibaldi di sbarcare in Sicilia. A 150 anni da quegli eventi, la cooperativa A.L.I. Ambiente Legalità Intercultura organizza per domenica 21 novembre a Palermo un itinerario di trekking urbano che vuole restituire alla memoria l'eroico tentativo rivoluzionario.
Si parte alle 9.30 da piazza San Giorgio dei Genovesi per poi dirigersi a piazza Fonderia in omaggio al ceto sociale a cui appartenevano i rivoltosi, tutti artigiani ed operai. Si procede verso Piazza Marina con visita alla Villa Garibaldi e sosta presso i busti di Garibaldi e di Francesco Riso, mastro fontaniere e capo della rivolta. Da lì si va, per vicolo della Neve e passando davanti al Parco letterario Tomasi di Lampedusa, verso il convento della Gancia, il luogo della rivolta, con visita all'atrio ed alla chiesa. Nel muro laterale della chiesa è ancora visibile la cosiddetta "buca della salvezza" attraverso cui due patrioti, nascostisi nella cripta per fuggire alle milizie borboniche, riuscirono a salvarsi. Si prosegue con la visita alla chiesa dello Spasimo per "riscoprire" la targa con i nomi delle 13 vittime e conoscere la fine degli altri rivoltosi.
La passeggiata procede per piazza Magione fino a piazza della Fieravecchia, o piazza Rivoluzione, dove la rivolta sarebbe dovuta scoppiare secondo gli intenti di Francesco Riso. E' qui, però, dove Garibaldi entrò a Palermo nel maggio del 1860 e dove il popolo, con un'iniziativa spontanea, il 7 giugno 1860 ricollocò al centro della piazza la statua del Genio, raffigurante l'anima della città di Palermo e simbolo di libertà. La quota a persona è di 8 euro e comprende l'organizzazione e la visita accompagnata dalle guide professioniste dell'associazione AGT, l'uso del supporto audio (per gruppi superiori a 25 unità). Info e prenotazioni allo 091.6118775-346/0553773 – [email protected].