Agrigento, il comparto turistico unito contro la tassa di soggiorno

Confcommercio, Federalberghi, Assohotel e Confesercenti di Agrigento uniti per dire no alla tassa di soggiorno. “Soltanto un’arena in cui la lotta consiste nel proferire frasi ad effetto a favore della collettività e contro le imprese turistiche: è questa la rappresentazione offerta dall’ultimo consiglio comunale con all’ordine del giorno la discussione sull’imposta di soggiorno” si legge in una nota congiunta firmata dalle 4 associazioni di categoria.

 “Il comparto turistico – si legge ancora nella nota – si trova oggi ancora più unito per dire no alla tassa di soggiorno che molto spesso, (quasi sempre), viene usato per coprire buchi determinati dall’incapacità gestionale del settore economico di ogni singolo comune.

Il dubbio, molto prossimo alla certezza, è rappresentato dal fatto che una parte di questo consiglio comunale sia già in campagna elettorale e voglia alimentare un fuoco che possa accecare i cittadini ed elettori di Agrigento. Un fuoco causato dalla cattiva impostazione delle strategie economiche finanziarie delle amministrazioni succedute negli ultimi 20 anni e che oggi vengono prepotentemente a galla. 

Nei fatti riscontriamo come il responsabile del settore finanziario e contabile non abbia fatto altro che il copia incolla di un regolamento, dichiarando che si sarebbero potuti introitare circa 500.000 euro, cosi da far quadrare i conti di bilancio, mentre nessun cenno viene fatto alla naturale destinazione di tali somme. Nessuna programmazione, nessuna promozione, nessuna  valorizzazione e commercializzazione della città e nessun riferimento alla realizzazione di servizi utili al turista. Nulla si è sentito da parte del dirigente mentre si sono sentite le accuse agli imprenditori colpevoli, a suo dire, di non aver collaborato con l’amministrazione su tale problematica.

Ancora una volta – conclude la nota – la decisione di introitare queste somme non è rivolta al miglioramento dei servizi ai turisti e quindi anche delle condizioni dei cittadini, ma solo ed esclusivamente a tappare qualche falla di quel famosissimo e disastroso bilancio del Comune di Agrigento”.

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