Allarme delle guide: rilanciare subito il turismo sui vulcani

L’attuale situazione di blocco delle ascensioni ed escursioni sia sull’Etna che su Stromboli, seppur
diversamente motivato, è un grave ostacolo alla ripresa non solo del lavoro delle guide, ma anche di tutto l’indotto ad esso collegato: trasporti su gomma e marittimi locali e impianti di risalita, alberghi, b&b e agriturismi, ristoranti e bar, negozi di articoli sportivi e di souvenir.

A lanciare l’allarme, in una nota, il Collegio Regionale Guide Alpine e Vulcanologiche della Sicilia: “Il lock-down conseguente al diffondersi del virus ha bloccato ogni attività ivi compresa quella delle guide alpine e vulcanologiche che in quanto attività prevalentemente autonome non hanno goduto, se non marginalmente, degli aiuti pubblici. Il turismo è uno dei settori più colpiti e uno di quelli che più fatica a ripartire anche perché per buona parte basato sulle presenze straniere in Sicilia. Sui nostri vulcani i segnali di ripresa ci sono e le guide alpine e vulcanologiche hanno bisogno e sono pronte a riprendere il lavoro”.

In particolare, sull’Etna il persistere del blocco deriva dalle diverse valutazioni dell’attuale grado di
pericolosità che emergono dai bollettini emessi dal INGV di Catania e dall’Università di Firenze e dalla mancanza di una sintesi degli stessi che faccia emergere un’unica valutazione.
Inoltre, la mancanza di coordinamento nell’emissione delle ordinanze sindacali e la frequente difformità delle stesse complicano enormemente la fruizione delle aree sommitali e attive.

Invece, su Stromboli il ripristino degli itinerari fino a quota 400 metri e fino al cratere sommitale, la realizzazione di una via di fuga lungo l’itinerario normale di salita, l’allestimento del centro ascolto e l’organizzazione del soccorso in montagna ancora in corso ritardano la graduale ripresa delle attività escursionistiche.

Per questo, il Collegio Regionale Guide Alpine e Vulcanologiche della Sicilia ha sottoposto alla valutazione dell’assessorato regionale al Turismo la regolamentazione per l’accompagnamento nell’area sommitale e nelle aree attive del vulcano Etna e Stromboli. E si è inoltre proposto per gestione del centro di ascolto su Stromboli per il coordinamento e la verifica della corretta
movimentazione dei gruppi gestiti dalle guide; e collaborazione con DRPC e Comune di Lipari per la realizzazione della rete di soccorso in montagna locale.

Il Collegio ha in fase di realizzazione i seguenti progetti (termine entro marzo 2021):
 rete di comunicazione radio (digital mobile radio) con copertura totale di Etna e Stromboli;
 punti di informazione (cartelloni informativi) da posizionare a Rifugio Sapienza, Piano Provenzana e Porto di Stromboli che illustrano le peculiarità del vulcano e le norme di fruizione e prevenzione per la sicurezza cui tutti devono attenersi.

Inoltre, chiede che gli Enti preposti realizzino in tempi brevi i seguenti punti:
coordinamento delle attività dei centri di ricerca di INGV Catania e Università di Firenze al fine di produrre valutazioni del grado di pericolosità dei vulcani siciliani omogenee e facilmente
interpretabili;
coordinamento delle ordinanze sindacali emesse dai Comuni etnei al fine di eleminare le attuali
difformità sia temporali che di contenuto;
le limitazioni previste nelle ordinanze sindacali con grado di allerta/fase operativa “attenzione”
(giallo) e “preallarme” (arancione) non valgano per le guide alpine e vulcanologiche nell’esercizio
della propria professione;
su Etna, considerati i bollettini emessi dal INGV di Catania, si modifichino tempestivamente gli avvisi emessi dal DRPC e le ordinanze sindacali senza precludere l’attività professionale di guide alpine e vulcanologiche.
su Stromboli, ultimare il ripristino degli itinerari fino a quota 400 metri e fino al cratere sommitale e la realizzazione della via di fuga lungo l’itinerario normale di salita e procedere con
l’organizzazione del soccorso in montagna.

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